Mese: marzo 2008
La guerra ambientale tra realtà e fantascienza
Haarp, il programma dell’Aviazione Usa che può alterare il clima
Si chiama Haarp, acronimo di High Frequency Active Auroral Research Program ed è un programma dell’Aviazione Usa per studiare l’alta atmosfera (ionosfera) e migliorare le telecomunicazioni. Ha sede in un laboratorio di ricerca a Gokona, in Alaska, ed è sospettato di occultare una realtà molto più inquietante: la guerra ambientale.Il sito di Gakona è di proprietà del Dipartimento della Difesa statunitense. Al suo interno, sono stati installati 180 piloni di alluminio alti 22 metri, alla cui sommità ci sono antenne capaci di trasmettere onde radio ad alta frequenza e a lunghissima distanza.
Si sospetta che tali onde, se concentrate in un punto specifico del globo, possano alterarne clima e temperatura.Ad alimentare i sospetti c’è anche il fatto che il progetto è inserito nel programma sui nuovi armamenti tecnologici che fa capo alla Difesa Strategica statunitense.
Ovviamente il pensiero corre agli eventi estremi che hanno recentemente sconvolto alcune aree del pianeta piuttosto sensibili per gli interessi geostrategici americani: tifoni di particolare violenza nei Caraibi – leggi “Cuba” e “Venezuela” – alluvioni e tempeste di neve in Cina.
E la storia insegna che il clima ha un forte impatto sulla politica interna di uno Stato, i disastri generano perdita di risorse economiche, destabilizzazione e guerra di tutti contro tutti per la sopravvivenza
Ma siamo nella fantascienza.
Più corretto è ricordare che fino alla convenzione Onu del 1977 contro le modifiche ambientali, le maggiori potenze avevano fatto ricerca sull’alterazione del clima per scopi bellici. Da qualla data in poi non si sa che direzione abbiano preso gli studi militari. Si sa invece con certezza che la ionosfera è studiata da parecchie nazioni, tra cui la Russia e i Paesi europei raccolti nel consorzio Eiscat (European Incoherent Scatter Radar) con Cina e Giappone.
Va anche ricordato che di recente la Federazione Scienziati Americani ha ammesso un “uso militare” di Haarp, orientato però solamente a operazioni di “ricognizione speciale“.
Di che si tratta? Pare che modulando i segnali radio in frequenza molto basse, sia possibile vedere cosa succede sottoterra, identificare bunker, nasconsigli, infrastrutture.
Non solo. Haarp può potenziare le telecomunicazioni usando frequenze radio molto basse ma può anche inibirle. Un suo utilizzo militare potrebbe quindi consistere nel mettere fuori uso il sistema di telecomunicazioni del nemico.
L’Antartide e le premesse di un disastro ambientale
ANTARTIDE, COLLASSA PEZZO GHIACCIO DI 400 KM QUADRATI
WASHINGTON – Un pezzo di ghiaccio grande 400 chilometri quadrati è collassato nella parte occidentale dell’Antartide. Lo hanno reso noto negli Stati Uniti gli scienziati del National Snow and Ice Data Center di Boulder, in Colorado, precisando che il fenomeno – cominciato il 28 febbraio scorso – è stato ripreso dai satelliti ed è stato “straordinario” “anche perché non capita di vedere tutti i giorni collassare un pezzo di ghiaccio grande quanto sette volte Manhattan”. A staccarsi dal continente antartico e a finire in mare è stato il cosiddetto ‘Asse di Wilkins’, un’area della parte occidentale dell’Antartide che gli scienziati avevano già previsto sarebbe collassata. Ritenevano però che sarebbe avvenuto tra quindici anni. Il fenomeno è stato fotografato e ripreso con un video da un aereo mandato appositamente sul posto. “Quanto avvenuto è rarissimo – hanno commentato al centro di Boulder – anche perché l’asse di Wilkins esisteva almeno da 1500 anni”. Il fenomeno è “certamente” dovuto agli effetti del cosiddetto ‘global warming’.
Il mio commento…
Bene, continuiamo a fare danni al nostro ex paradiso terrestre.
Forse pensano: “Male che vada un giorno potremo colonizzare Marte!” Il problema nasce dal fatto che i danni ambientali si susseguono a catena cono danni devastanti sull’ambiente e sull’uomo.
Prendiamola con filosofia del resto… di qualcosa si deve pur morire!
Certo è che 400 km quadrati di ghiaccio che collassa più che evento straordinario a me sembra una catastrofe ecologica!
Prof.ssa Anna Ciriani
Quando i peccati sporcano la fede
DON GELMINI, 10 EPISODI DI PRESUNTA VIOLENZA
TERNI – Sono 10 i presunti episodi di abusi sessuali nei confronti di ex ospiti della Comunità incontro per i quali il sostituto procuratore di Terni, Barbara Mazzullo, ha chiesto il rinvio a giudizio di don Pierino Gelmini.Il magistrato ha inoltre chiesto di processare due collaboratori e la madre di uno degli accusatori del sacerdote indagati, a vario titolo, per avere cercato di intralciare l’indagine condotta dalla Squadra mobile della Questura ternana.
L’istanza del pm è stata depositata ieri alla Cancelleria del gip. Non ancora fissata la data dell’udienza preliminare, che potrebbe comunque svolgersi entro la prossima primavera. La richiesta di rinvio a giudizio ricalca sostanzialmente l’avviso di conclusione indagini inviato a don Gelmini e agli altri indagati il 27 dicembre scorso. Tra le fonti di prova il magistrato ha indicato le dichiarazioni di vari testimoni, ritenuti attendibili, e diverse intercettazioni telefoniche.
PM, E’ STATA INCHIESTA DIFFICILE
E’ stata una “inchiesta difficile” quella condotta dal sostituto procuratore di Terni, Barbara Mazzullo, che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio per don Pierino Gelmini. Lo ha spiegato lo stesso magistrato incontrando stamattina brevemente i giornalisti. Il pubblico ministero non è voluta entrare nel merito dell’indagine avviata nel dicembre 2005. “Credo fermamente nel processo accusatorio – ha sottolineato la Mazzullo – nel quale la prova si forma in dibattimento”. Il magistrato ha infine evidenziato che “il processo mira ad accertare responsabilità penali individuali” lasciando così capire che l’inchiesta appena conclusa ha riguardato solo i presunti abusi contestati a don Gelmini e non è stata un’indagine sulla Comunità.
PORTAVOCE COMUNITA’, LAVORA ED E’ SERENO
Don Pierino Gelmini “vive con serenità, pienamente consapevole della propria innocenza, questo momento”. Lo ha detto stamani il portavoce della comunità Incontro, l’avv.Manlio Morcella, commentando la richiesta di rinvio a giudizio per il sacerdote accusato di presunti abusi sessuali su dieci ex ospiti della struttura. Don Gelmini si trova nella casa madre della comunità a Molino Silla di Amelia, dove stamani ha svolto la sua normale attività. “Don Pierino – ha spiegato l’avv.Morcella – ha scelto di difendersi nel processo e non dal processo, che comunque dovrà essere rispettoso delle regole. Confida infatti nella terzietà della magistratura giudicante”. Il legale ha quindi spiegato che don Gelmini “prosegue la sua missione con dedizione e determinazione”. “Lavora a tempo pieno come al solito”, ha sottolineato l’avv.Morcella. Il portavoce della comunità Incontro ha quindi ribadito che la riduzione allo stato laicale chiesta ed ottenuta dal Papa permetterà a don Gelmini di esprimere al meglio le sue tesi difensive”.
Fonte ANSA 26.03.2008
Il mio commento…
L’esperienza mi insegna che è giusto attendere la conclusione delle indagini e lasciar fare alla magistratura il proprio lavoro.
Il tempo ci dirà la verità e se ci troviamo di fronte a un nuovo caso di prete pedofilo.
La cosa certa è che la chiesa è continuamente bersagliata da gravi fatti di cronaca. I processi mediatici che ne seguono danneggiano anche i bravi parroci che hanno donato la loro vita a Dio e hanno portato l’amore e la parola di Cristo ai fedeli e ai bisognosi.
Il fatto che molti fedeli non siano più praticanti è un chiaro segnale che la chiesa sta dando dei messaggi sbagliati. I cattolici non praticanti sono in aumento, ed è cosa strana in un momento così difficile per l’umanità, in cui si percepisce il bisogno di ritrovare dei valori spirituali, ritrovare fede e cristianità!
Permettetemi di divagare dicendo che personalmente non ho nulla contro Benedetto XVI ma sento moltissimo la mancanza di un Papa, “uomo”, carismatico e straordinario come lo è stato Karol Wojtyla!
I sacerdoti hanno fatto un voto di castità e devono rispettarlo finchè la chiesa non deciderà il contrario.
Prof.ssa Anna Ciriani
Andate in guerra per la pace!
La visione di questo articolo è sconsigliata a persone sensibili che potrebbero restare turbate dalla crudeltà delle immagini.
Mi scuso con i lettori per la pubblicazione di questo articolo proprio in occasione di questa festività cristiana che parla di resurrezione e pace.
Visto che alla pace si contrappone la guerra ho pensato di parlarvi dei morti innocenti che ogni conflitto miete e che non possono più gridare la sconfitta del bene sul male. Per questo ho pubblicato delle immagini forti che raccontino la crudeltà e l’inutilità dei conflitti armati. Ora quei morti, attraverso le foto pubblicate in rete, gridano giustizia ancora più forte di quanto non avrebbero potuto fare da vivi! Ho voluto testimoniare anche come l’America stia vantando questa vittoria con il sangue sparso dai suoi saldati. Dall’inizio del conflitto sono morti oltre 4.000 militari americani, ai quali dobbiamo aggiungere quelli morti tra le truppe alleate e i civili. Centinaia di migliaia di vittime che lasceranno alla storia una inutile scia di sangue e sofferenza molto più marcata di quella lasciata dalle vittime del terrorismo.
Quando scoppiano le guerre la prima cosa che facciamo è quella di schierarci! In teoria, in ogni guerra ci sono sempre i buoni e i cattivi e questo fa sì che ognuno di noi si schieri a favore o contro le forze militari e i governi interessati.
L’informazione condiziona molto le nostre opinioni ed ecco che per l’Occidente il cattivo è rappresentato dal mediorientale dinamitardo, dall’attentatore, dal governo dittatore, dalle leggi che violano i diritti dei cittadini, dalla religione fondamentalista e da tutto ciò che non appartiene alla nostra cultura e al nostro modo di pensare!
Al contrario in Medioriente vedono gli occidentali come “invasori”, come provocatori, trasgressori di leggi e di morale, oppressori nonché persone che vivono in luoghi di perdizione e tentazione. Per il mediorientale l’occidente è governato da Satana, dal male e dalla menzogna!
La verità è che ogni guerra non ha vincitori e schierarsi per una fazione o l’altra è già una sconfitta per la persona che lo fa e per la società.
In guerra non ci sono né vinti né vincitori, ma solo morte, sofferenza e distruzione! Il male e l’ ingiustizia non si combattono con la guerra! E’ difficile essere sensibilizzati a un problema come questo nonostante la sua gravità! L’informazione ci racconta il suo pensiero, o ciò che in Occidente deve essere detto. La distanza geografica e la disinformazione su quello che realmente avviene in quelle terre di disperazione, ci fanno fare sonni tranquilli. La nostra coscienza non è sollecitata dai loro problemi e dalla loro sofferenza e poi…noi abbiamo già i nostri problemi coi pagamenti, il lavoro, la famiglia, la politica interna, le vacanze da programmare e non vogliamo avere altre seccature! Cosa ce ne importa della gente che soffre e che muore lontano da noi? A ognuno il suo destino! Pensate se avessimo avuto la sfortuna di nascere e vivere in Iraq? Probabilmente ora saremmo in qualche casolare abbandonato e distrutto dalla guerra per pianificare con i nostri complici qualche attentato e vendicare così le vittime di guerra irachene. Il nostro destino è diverso anche da quello degli americani, o dei loro alleati, che per avventura, dovere o denaro hanno accettato di scendere nelle viscere dell’Inferno e vivere con i loro occhi le devastanti esperienze che la guerra comporta.
Dicono che l’11 settembre del 2001 abbia cambiato il futuro dell’umanità e il modo di combattere! Le uniche cose che io trovo cambiate sono i controlli che fanno negli aeroporti e le telecamere che ormai invadono la nostra privacy ovunque. Tutto deve essere controllato! Ma non è che questa è solo una scusa per avere il pieno controllo dell’umanità? Non è che il progetto sia molto più articolato e complesso di quello che vogliono farci credere? Quali interessi ci sono dietro a questa Guerra? Interessi economici? Petrolio? Egemonia? Globalizzazione? Una volta obiettivi e strategie militari erano molto più semplici e comprensibili ma oggi? Dicono che solo così si può sconfiggere il terrorismo?! Ma il terrorismo non nasce forse come reazione a una provocazione? Alcuni avanzano ipotesi plausibili anche se fantascientifiche, come quella che la provocazione parte dalla stessa organizzazione che poi propone la reazione e il cui unico intento è quello di portare a termine un macchinoso piano di potere e controllo sull’umanità. Ma per quale motivo l’Occidente vuole imporre la propria religione, la propria cultura, la politica, la società e le ideologie in cui crede? in Medioriente non esistono malattie come l’AIDS, non esiste la prostituzione, non ci sono drogati, non si vede e non si vende la pornografia e la religione è vissuta con grande partecipazione. Non ci sono i casinò e nemmeno i fastfood tanto criticati perché accusati di causare obesità e malattie cardiocircolatorie. Insomma, possiamo dare a loro tutti i torti e tutte le colpe?
In Iran uccidono gli omosessuali? E’ attraverso il dialogo che dobbiamo cambiare questo scempio. Anche in America o in Cina muoiono colpevoli e innocenti condannati alla pena capitale e, nonostante questo sia disumano e incivile, le Nazioni Unite non intervengono con forza e determinazione per abolire la pena di morte. Ora parlano di boicottare la Cina per la sua aggressione in Tibet ma nessuno ha boicottato gli Stati Uniti per tutte le aggressioni fatte! Pensate solo al fatto che gli americani hanno basi militari ovunque , dal Giappone all’Africa. Non mi risulta che ci siano altre Nazioni che hanno tante basi militari sparse nel mondo quante ne hanno gli USA.
Sia ben chiaro che io non ho nulla contro l’America o gli Americani! Spesso mi reco in vacanza nel loro Paese (così come visito volentieri il Medioriente) ma non posso tacere la grande incoerenza della loro politica e soprattutto delle loro guerre.
Io credo che solo due cose possano far in modo che le guerre siano evitate: il rispetto e il dialogo. Quando parlo di rispetto intendo principalmente quello per la vita umana e poi per tutto ciò che ruota attorno ad essa.
Forse noi occidentali vogliamo cancellare, con una spugna intrisa di sangue, il loro modo di vivere che ha millenni di storia, di usanze, di cultura e imporre il nostro, senza ricordare che ciò che sono e pensano, giusto o sbagliato che sia, appartiene alla loro vita e non alla nostra! Ci sono degli equilibri che fanno parte dell’evoluzione di una società, della cultura e della politica e vanno rispettati. Forse dietro alla parola “globalizzazione” si nasconde qualcosa cdi terribile che vuole trarci in inganno per quelle che sono le oggettive e reali finalità!
Perché Bush non ritira le truppe dall’Iraq e cerca il dialogo con Osama Bin Laden? Perché non fa un passo indietro e dice: “Voglio la pace nel mondo, cosa volete da noi e cosa volete in cambio?” Perché in Africa, ove ci sono migliaia di vittime ogni anno per malattie, carestie, guerre e organizzazioni terroristiche nessuno interviene? Oggi invadono l’Iraq e domani? L’Iran? Chi sarà il prossimo cattivo di turno da sconfiggere? Il bene e il male appartengono all’esistenza dell’uomo, e sempre così sarà, ma credo che ognuno di noi debba ribellarsi contro la sofferenza e l’ingiustizia che qualunque essere umano vive.
Non possiamo chiudere i nostri occhi e tappare le nostre orecchie ma dobbiamo parlarne in qualunque modo; anche internet può essere uno strumento valido per sollevare l’opinione pubblica contro i crimini commessi in favore di pace e giustizia.
Dicono che l’amore e il bene alla fine trionfano sempre ma a me sembra che l’odio e il male stiano prevalendo!
Concludo con queste due immagini e spero che siano di buon auspicio per la pace. Un soldato americano che si inginocchia per allacciare le scarpe a un bambino iracheno e un altro che trae in salvo un bimbo ferito. Come vedete in luoghi di odio e morte c’è ancora spazio per la pietà e l’amore!
Prof.ssa Anna Ciriani
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.