Filmini hard, riammessa docente
Lecce, prof palpeggiata su YouTube
La notizia era già stata preannunciata, ora arriva la conferma: è stata riammessa nelle graduatorie regionali per l’insegnamento la professoressa quarantenne di Monteroni di Lecce indagata per corruzione di minorenne dopo la diffusione su You Tube di filmati che la ritraevano mentre si faceva palpeggiare in classe dai suoi alunni. La riammissione è stata disposta dall’ufficio scolastico regionale.
Il Tar di Lecce ha infatti accolto il ricorso presentato dall’insegnante contro il provvedimento provvisorio di sospensione deciso dall’autorità scolastica in seguito all’indagine. La docente, che viene chiamata per supplenze non essendo titolare di cattedra, era stata protagonista di due filmini hard girati con videofonini da suoi alunni e poi immessi su internet da sconosciuti.
La donna era stata sospesa dall’incarico per due anni ed è tuttora al centro di due inchieste, una della Procura della Repubblica e una ministeriale. Il primo filmato messo in rete la ritraeva mentre, seduta dietro la cattedra, veniva palpeggiata da alcuni studenti, tutti minorenni.
Fonte TGCOM del 19 aprile 2008
La mia opinione:
Ogni qual volta leggo di docenti che sono stati riammessi all’insegnamento, dopo aver commesso dei presunti reati più o meno gravi, non posso fare a meno di restare sbigottita.
In questi ultimi mesi i fatti di cronaca non hanno risparmiato di certo la scuola! I prof colpevoli di omicidio e pedofili riammessi all’insegnamento, il prof sorpreso da un alunna a masturbarsi in classe e che non hanno sospeso, il prof accusato di aver fumato uno spinello in classe e che pare già reintegrato, i prof violenti o assenteisti mai sanzionati, mentre io, professoressa che non ho mai commesso reati nè a scuola nè tantomeno fuori, sono sospesa da 5 mesi, nonostante venga considerata un’insegnante professionale, seria, preparata e morigerata.
Inutile negare che il mio caso crea subito un parallelo con quello dei professori menzionati, e non solo (vedi Lina del Grande Fratello), che hanno violato in alcuni casi la legge durante lo svolgimento della propria attività professionale, mentre in altri casi, come il mio o quello di Lina del GF, le contestazioni riguardano il comportamento nella vita privata.
Ciò che mi indispone è il fatto che io non ho mai violato nessuna legge a differenza dei docenti saliti agli onori della cronaca per differenti reati a loro contestati, e il mio comportamento professionale è sempre stato integerrimo. Io non ho mai ricevuto alcun richiamo scritto o verbale, anzi come docente sono sempre stata sempre molto stimata, da presidi e colleghi, perché, come già detto, seria (il mio telefonino è sempre spento durante le lezioni), preparata e professionale nell’attività didattica.
Gli stessi alunni mi vogliono bene (anche se insegno agli adulti, la maggior parte dei quali extracomunitari).
Quando mi incontrano i miei ex alunni minorenni o le mamme dei miei ex alunni ci sono sempre delle manifestazioni di stima e di affetto!
Perdonatemi se ribadisco per l’ennesima volta di non essere stata io a divulgare le immagini o il video che mi ha ripresa a Berlino, ma terze persone segnalate alle autorità competenti.
Per il resto, io ho sempre pensato di essere una persona libera e, in quanto tale, di poter vivere liberamente la mia sessualità e la mia pudicizia. Come già detto non esiste un codice deontologico per gli insegnanti. Anche questa considerazione mi ha lasciata perplessa, quando Lina (del grande fratello) è stata perdonata dall’ordine dei medici nonostante le sue pubbliche effusioni amorose, mandate in onda da una tv nazionale e viste da milioni di spettatori. In quel caso c’era tra l’altro il suo implicito consenso conseguente alla liberatoria di essere filmata e mandata in onda 24 su 24. Non che io abbia nulla contro di lei, anzi la difendo, perché trovo ingiusto che l’ordine valuti un suo comportamento indotto dalla situazione che ha vissuto, e dimentichi di valutare il comportamento di quei medici che in ambito professionale sono stati riammessi dopo aver causato prooblemi irreversibili a sfortunati pazienti, vittime della scarsa professionalità e competenza di chi gli ha curati od operati.
Tornando al mio caso ora mi chiedo: “potrò più andare in un camping nudista, in una fiera dell’eros o in un cinema porno se mi va? E se qualcuno mi riprende e mi mette su youtube?
Trovo discriminante il fatto che io , in quanto insegnante, non abbia il diritto di vivere la mia vita e la mia sessualità come preferisco, pur continuando ad essere stimata e considerata nel mio lavoro.
E’ come se vietassero a un docente gay di convivere con una persona dello stesso sesso o di frequentare ambienti omosessuali.
La mia domanda rimane sempre la stessa: ma se non commetto alcun reato e non faccio male a nessuno, così come in ambito professionale sono integerrima e ben considerata, per quale motivo non posso vivere liberamente la mia vita privata? Perché sono sospesa da 5 mesi pur non avendo commesso alcun reato, pun non essendomi mai comportata male a scuola e pur non essendo responsabile della divulgazione di foto e filmati che mi ritraggono?
Perché una docente che ha assunto determinati comportamenti a scuola ed è sotto inchiesta della Procura della Repubblica, oltre che sotto inchiesta Ministeriale, per dei gravi reati commessi (e ripresi) durante le ore di lezione, viene riammessa a scuola?
Sono stata massacrata dai media e dalla giustizia per aver vissuto nel lecito la mia vita privata!
Io continuo a dire: “ingiustizia italiana”!
Prof.ssa Anna Ciriani
mi sembra chiaro che è stato un po tutto cercato e voluto da parte tua. ho appena visto le foto di berlino e ti trovo fantastica
baci
s.
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Ma cosa funziona in Italia? Siamo il paese che non riesce a tenersi pulito dalla propria immondizia….che futuro può avere una società tale?
Se l’Italia è caduta così in basso non è certo causa di bravi politici e buone regole.
Cara amica tu sei vittima della tua ammirabile bravura e dell’incapacità della società italiana!
Sono dalla tua parte…kisses
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Ti approvo al 100×100!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
I momenti di maggior comunione spirituale, di incondizionato amore, con mia moglie hanno sempre coinciso con le occasioni in cio lei si è sentita di esternare liberamente le sue grazie e la sua sensualità!
Amo quelle come te!
Amo mia moglie quando è come te!
Il quotidiano purtroppo quasi sempre umilia le emozioni.
E ciò è tanto triste…
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Ciao,
io volevo solo dire che per chi ha una passione per il proprio lavoro, il non poterlo esercitare e’ una sofferenza, specialmente se questa impossibilita’ viene dal pregiudizio, dalla diffidenza e dalla paura.
Questo spesso la gente non lo considera, o la considera una cosa di secondo piano: peccato che non sia cosi’. L’immobilita’ professionale e’ terribile, e a farne le spese sono spesso le persone piu’ motivate e capaci.
Gli altri, grigi e pigri spauracchi da scrivania, di certo non corrono rischi.
Ciao fatti forza, un abbraccio.
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Credo che quando si prende un caso specifico – e lo si fa diventare mediatico – in una direzione che decidono i media – poi tutte le cose che si possono dire, fare, passano davvero in secondo piano – Ovvero, quando si proclama ad esempio una notizia in cui c’è un presunto colpevole, se poi anche questo X non lo è, la notizia di rettifica non ha un riverbero paragonabile a quella “sputtanante” – e purtroppo l’opinione pubblica resta attaccata all’incipt iniziale. Nonostante poi si possa dimostrare che le cose sono parecchio distorte –
Nel tuo caso, se ne è fatto un caso personale – per come la vedo io – e siccome se ne parla, comunque se ne parli – rimangono attaccati all’insulsa idea che fai delle cose che nell’opinione pubblica non vanno bene. Poi ci saranno naturalmente, tutte le gelosie, i fastidi personali – palese come è successo per Giovanna Casotto che dei normalissimi video (come quello delle iene) (per Giovanna era di soft bondage, ma garantisco niente di chissà ché) sono stati subito levati. Questo spiega che non è più una questione di contenuto, ma di fastidio verso la persona in considerazione.
Questo per una scemenza del genere.
Il problema credo per chi “non ti vuole” è che giustamente sostieni la tua posizione in maniera coerente, perché non c’è un’ovvietà di reato,come altri casi, per questo non devi fare la “pentita” – e credo questo dia molto fastidio. Poi è solo una mia opinione.
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La giustizia e la elasticità mentale in questo paese sono valori che purtroppo non esistono, sei sempre splendida e stupenda un saluto Leandro.
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