Udine,bimbo morto in cantiere edile
Schiacciato da gru
Un bambino di otto anni è morto a Sutrio (Udine) schiacciato dal carico di una gru manovrata dal padre. L’uomo – secondo quanto si è saputo – stava spostando con il macchinario alcuni ferri e pianali utilizzati per costruire un’impalcatura di un edificio, proprio mentre stava passando il figlio che era entrato nel cantiere per salutarlo. Ad un certo punto il carico si è staccato, cadendo sul piccolo da un’altezza di circa sei metri.
Subito sono stati chiamati i vigili del fuoco e il 118. Il bambino dava ancora segni di vita ed è stato fatto di tutto per salvarlo, ma dopo circa un’ora di tentativi di rianimazione è deceduto sul posto. Il medico legale ha rilevato lesioni fatali al torace e al capo.
Nel paese – un piccolo centro di montagna con 1.400 abitanti – è piombato subito sconcerto unito a dolore. Il sindaco, Sergio Straulino, ha proclamato il lutto cittadino “anche se – ha precisato – non ce ne sarebbe neanche bisogno, perché perdere un bambino è come perdere una fetta del nostro futuro. Oggi siamo tutti commossi e tristi, nel nostro profondo”.
Straulino ha ricordato che il padre è un artigiano conosciuto e stimato da tutti. Il bambino era il suo figlio più grande, visto che nella sua famiglia c’è anche una figlia, di 5 anni circa. “Forse – ha commentato – potrà consolarlo in parte per questa gravissima perdita, anche se un figlio non si può sostituire in nessun modo, mai”, ha sottolineato il sindaco.
Le forze dell’ordine hanno disposto il sequestro giudiziario del cantiere, per accertare se fossero state rispettate tutte le misure di sicurezza sui luoghi di lavoro.
IL MIO COMMENTO
Ora gli inquirenti svolgeranno il loro lavoro. Cantiere sotto sequestro, autopsia per stabilire le cause del decesso e indagini per stabilire se vi sono colpe oggettive e responsabilità.
Un’altra tragedia che in teoria poteva essere evitata…ma da chi?
Solo il destino è responsabile di questa morte prematura! La tragedia ha voluto addirittura che il povero papà fosse anche in parte responsabile della morte del figlio. Era lui il gruista alla guida del macchinario che teneva sospesi i ponteggi a circa 6 metri di altezza. Tutti sanno che i cantieri dovrebbero essere chiusi ai non addetti ai lavori, ma quel giorno e a quell’ora il figlio di un operaio decide di andare a trovare il papa che lavora nel cantiere vicino a casa e il destino decide che proprio in quel momento, che lui passa sotto al carico sospeso, i ponteggi si staccano dalla gru per cadergli addosso. Bastava che passasse 3 secondi prima, o dopo, e forse sarebbe ancora vivo. Non so se avete visto il film “Final destination” dove gli eventi che portano alla morte sono inevitabili perchè predestinati.
Il povero Elia, raramente andava a trovare il padre sul posto di lavoro. In quell’occasione aveva deciso di andare a prendere il suo papà al termine del lavoro e il fato ha fatto tutto il resto!
E’ chiaro che questa tragedia e i recenti casi di morti bianche hanno alzato il livello di guardia e l’attenzione del rispetto delle misure di sicurezza, ma è altrettanto vero che in alcuni casi le misure di sicurezza possono rivelarsi inutili proprio perchè il destino può essere beffardo.
Se guardate il filmato sopra, scoprirete quanto ognuno di noi abbia la sua ora segnata e purtroppo il triste destino di Elia Chiapolino era quello di perire sotto un pesante carico staccatosi da una gru.
Mi unisco al dolore della famiglia Chiapolino per la scomparsa del povero Elia.
Prof.ssa Anna Ciriani
Se posso dire proprio la verità (e con tutto il rispetto per la tragica morte di un bambino di otto anni, che fa il paio con quella di un’altra infante – di DUE anni! – morta ustionata in braccio alla mdre che aveva avuto la bella idea di spruzzare alcool sulla brace di un barbeque, scatenando una fiammata di ritorno, che aveva investita lei e la piccola), questa cosa che avremmo il destino preordinato mica l’ho mai creduta.
Il destino lo organizziamo con le nostre mani.
Di sicuro c’è che quando la nostra ora verrà, la signora dal tristo mantello e dalla falce ci prenderà per mano e ci porterà con sé. Possiamo cercarla, questo è vero. E non è detto che la si riesca a trovare…
Questo video credo lo stia a dimostrare.
Il futuro non è scritto.
Mario.
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