ALUNNI MASCHI SI SCAMBIANO I VESTITI CON ALUNNI FEMMINE

Usa,studenti difendono amico trans
A scuola con abiti dell’altro sesso

Gonna borsetta e parrucca per i maschi, gessato, camicia e cravatta per le femmine. Questa la forma di protesta degli studenti di una scuola di New York che si sono presentati alle lezioni con vestiti scambiati per solidarietà a un compagno trans insultato e minacciato dalla stessa istituzione. Ma, l’istituto, la Brewster High School, smentisce e dice di aver preteso solo abiti non volgari da Micheal Loscalzo, 17 anni.

Qualche tempo fa, Micheal ha annunciato la sua ambizione di diventare una donna e ha iniziato a vestirsi come una ragazza anche per andare a scuola. Per questo è stato preso in giro e anche aggredito.

Dispiaciuti per il trattamento riservato al ragazzo, i suoi compagni si sono presentati in aula con gli abiti incrociati – vestiti femminili per i ragazzi e viceversa – e hanno protestato contro le autorità della scuola che avevano vietato a Micheal di vestirsi da donna minacciandolo di sospensione.

Tuttavia il liceo ha smentito: “Vogliamo che tutti gli studenti siano accettati per quello che sono, per come vestono e per il loro orientamento sessuale – ha detto il preside Matthew Byrnes – Chiediamo solo che a scuola ci si vesta con abiti appropriati e non in modo volgare”.
Fonte TGCOM 10/5/2008

IL MIO COMMENTO

Se la notizia dello scambio d’abiti è vera, trovo che questo atto di solidarietà nei confronti del giovane Micheal, sia stato un grande insegnamento per il preside di quella scuola che ha proibito all’alunno di indossare degli abiti femminili.

La sessualità deve essere rispettata al pari della personalità! Sono d’accordo che bisogna vietare abbigliamento e comportamenti non consoni all’ambiente scolastico, ma sono altrettanto convinta che, se si è nel lecito e nel rispetto delle regole, dobbiamo tutelare la diversità, la sessualità e la personalità anche quando non la condividiamo, per gusti e abitudini differenti.

Dobbiamo educare al rispetto della diversità e non imporre regole che reprimono e mortificano chi non è uguale a noi. Il problema non è essere un trans ma non far rientrare nella normalità chi è nato uomo in un corpo da donna e vice-versa.

In parte anch’io sono stata discriminata per il mio modo di vivere liberamente la mia sessualità e la mia nudità e la scuola non ha assecondato il mio modo lecito di vivere, bensì l’ha punito sospendendomi dal mio ruolo di docente. Hanno insegnato agli alunni che la sessualità o esibire, in ambienti consoni,  con disinvoltura la propria nudità è un peccato o un’azione che va punità!

Bene, insegnamo a punire, a perseguire e a reprimere gusti, abitudini sessuali e personalità differenti dalla propria o da quelle che rientrano nella normalità!

Per fortuna ci sono i giovani che con coraggio si ribellano, fino al punto di compromettersi con gesti di solidarietà come quelli che hanno fatto i compagni di scuola di Michael. 

Mi ripeto, ma non dobbiamo discriminare e limitare la libertà dell’individuo se non si commettono atti illeciti e se si osservano le regole del rispetto!

Prof.ssa Anna Ciriani

FINALMENTE STIAMO TORNANDO IN-GIUSTIZIA!!!

Sicurezza, clandestinità sarà reato
Nel decreto pene più severe per i furti
Un inasprimento della normativa sull’immigrazione clandestina e una stretta sui permessi ai detenuti. Sono questi i due punti cardine del nuovo decreto sicurezza sul tavolo del governo che potrebbe essere già presentato nel primo consiglio dei ministri dopo la fiducia. La vera svolta del “pacchetto” sarà l’intoduzione del reato di clandestinità che consentirà l’immediata espulsione dell’extracomunitario irregolare.

Giro di vite per gli immigrati, che tentano di raggiungere le nostre coste sui barconi: saranno allontanati dal territorio italiano tutti coloro che non saranno in possesso dei requisiti di legge, ad esempio, un reddito legale. Il pacchetto sicurezza si annuncia molto duro anche contro gli autori di reati di strada. Aumenteranno le pene minime, che non consentiranno più la sospensione condizionale della pena. I reati sono stati individuati: minaccia, scippo, violazione di domicilio, danneggiamento, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale su donne e bambini. Compare anche il reato di rapina in appartamento, che sarà punito da 4 a 20 anni di carcere. L’introduzione fraudolenta in una casa che passa da una pena minima di 1 a 2 anni e la rapina andrà da 4 anni e mezzo a 6.

L’aumento delle pene minime sarà esteso anche ai reati di grave allarme sociale che prevederanno una circostanza aggravante, come le violenze sugli over 70 e sui disabili e che impediranno di poter fruire di agevolazioni come l’affidamento in prova ai servizi sociali. Inoltre, per chi compirà più volte lo stesso crimine saranno aboliti permessi premio, abbuoni parziali e semilibertà. Con il nuovo provvedimento il rito per direttissima non sarà più facoltativo, ma obbligatorio e il magistrato dovrà farvi ricorso davanti a una piena confessione della persona arrestata. Davanti a una prova evidente di colpevolezza il pm dovrà saltare l’udienza preliminare e andare al giudizio immediato.

Fonte TGCOM 10/5/2008

IL MIO COMMENTO

Finalmente uno spiraglio di luce e un’iniezione di fiducia che fa ben sperare per la sicurezza e la giustizia!
Dobbiamo essere fiduciosi e ottimisti per il futuro sperando che alle parole seguano concretamente i fatti.

Ultimamente, parlando con le persone, percepivo molto pessimismo sull’andamento socio-economico e politico italiano. Molte persone, dicono che il sistema fiscale e la crisi istigano giovani e imprenditori ad abbandonare l’Italia per cercare fortuna e una vita migliore all’estero. In Austria, ad esempio, l’erario preleva dalle tasche dei contribuenti il 25%, praticamente la metà di quanto non versiamo in Italia all’Agenzia dell’Entrate e in altri Paesi della Comunità Europea la situazione cambia di poco. Alcuni parlano degli Stati Uniti, che seppur appesantiti da una situazione economica difficile e da una società confusa e allo sbando, garantiscono molti privilegi a chi, con buona liquidità, decide di creare un business oltreoceano.

E’ davvero un peccato, per il nostro “Bel Paese”, vedere emigrare ricercatori, medici, professori, scienziati e imprenditori, poiché abbiamo tutte le carte in regola per risollevarci da questa crisi che tanto danneggia la nostra immagine all’estero e fa fuggire, per una politica sociale ed economica allarmante, molte famiglie.

Dobbiamo perseverare, seguendo delle linee rigide e severe che diano sicurezze e certezze ai cittadini!

Io, non ho nulla contro gli extracomunitari che cercano una vita migliore e onesta in Italia ma sono contro i clandestini! Quando viaggio, io ho un passaporto e se le leggi dello Stato che voglio visitare lo impongono, chiedo un visto di entrata! Chi vuole venire a vivere in Italia sarà sempre il benvenuto se vivrà nel rispetto delle regole e delle leggi!

Chi sbaglia deve pagare senza sconti! Chi arreca danno e sofferenza deve essere punito in base al reato che commette!

Speriamo sia la volta buona o sarà sempre più difficile risolvere i problemi e venirne a capo!

Prof.ssa Anna Ciriani