I giovani urlano il loro disagio

Il trailer sotto, tratto dal film “Death Sentence”, si collega all’argomento di oggi. E’ un film che ho visto qualche giorno fa, molto cruento e violento, parla di una famiglia felice che improvvisamente vive la tragedia e la disperazione, per il brutale assassinio di uno dei suoi componenti. Uno dei due figli perde la vita sgozzato, da un giovane balordo, davanti al padre, il quale decide di vendicarlo finendo egli stesso in una inutile spirale di sangue e violenza. Ve lo consiglio, nonostante la violenza, per l’ottima interpretazione di Kevin Bacon e per la trama avvincente dall’inizio alla fine. 

I GIOVANI URLANO IL LORO DISAGIO E LA LORO DISPERAZIONE

CON AZIONI  SCONSEDERATE E VIOLENTE

Ragazzi, che cosa vi sta succedendo?

I cinque balordi di Verona sono soltanto gli ultimi responsabili di un assurdo caso di cronaca in cui un giovane, nemmeno trentenne, ha perso la vita!

Ora la difesa farà in modo di confondere e screditare le accuse e al resto ci penserà l’attuale legislatura.

L’omicidio verrà attribuito a una sola persona e quella otterrà tutte le attenuanti che gli avvocati troveranno.

Non sarà più un omicidio intenzionale, ma casuale a seguito di una rissa scoppiata banalmente. Ma il problema non è più nemmeno la giustizia, che non punirà adeguatamente i responsabili, bensì il perchè nel 2008 un giovane muoia ucciso barbaramente. Nicola tommasoli non è morto per un tumore, un infarto, per un incidente sul lavoro o per un tragico evento! Nicola tommasoli è deceduto per i calci e i pugni che ha preso da 5 balordi e, qualunque sia la pena che quegli assassini subiranno, la povera vittima non tornerà in vita e  i suoi cari non potranno mai più riabbracciarlo. Dobbiamo comprendere il problema e cercare di estirparlo dalla sua radice affinché simili barbarie non si ripetano!

Mio marito mi disse che anche a lui, quando era più giovane, è capitato di trovarsi in mezzo a situazioni di violenza e di aver reagito per difendersi allo stesso modo, ma preservando sempre la ragione e mai perdendo completamente il controllo. Spesso mi racconta di essere intervenuto per sedare risse o per fermare persone che stavano esagerando.

Ora mi chiedo com’è possibile che nessuno dei 5 abbia cercato di calmare la situazione e di dire: “Ora basta ragazzi, calmiamoci!”. Come mai nessuno di loro è intervenuto per interrompere la violenza e l’accanimento verso quel giovane che a terra non dava più segni di vita?

Ora dobbiamo perdonarli perchè rei di aver commesso una ragazzata, magari un po’ alticci o istigati da una situazione poi trascesa e finita in tragedia?

A rendere “ingiustizia” ci penserà la legge, ci penseranno i magistrati, gli avvocati, i media e la società che non si ribella a un sistema marcio nelle sue radici.

I giovani…poveri giovani, con molte meno colpe di noi adulti! Che mondo gli stiamo dando? Che futuro stiamo preparando per loro se non siamo in grado di trasmettere dei valori, delle certezze, l’educazione e il rispetto.

Un teenager su 5 si ubriaca regolarmente e moltissimi sono i giovani che assumono droga. Ovviamente la maggior parte dei genitori sono spesso ignari di tutto ciò e si meravigliano quando i loro figli vengono accusati di essere allo sbando o commettono qualche bravata finita male! I ragazzi vivono di status symbol e di frivolezze! Il loro massimo è partecipare al “Grande Fratello” o far parte del mondo dello spettacolo! Se non hai un tatuaggio o un piercing rischi di non essere omologato o essere uno sfigato! Siamo noi i responsabili dei loro sensi di colpa e delle loro insicurezze che si tramutano in violenza, alcol e droga.

Credo che molti genitori non conoscono profondamente i propri figli, così come molti figli non conoscono realmente i propri genitori. Ci neghiamo e nascondiamo reciprocamente anche se noi ci fidiamo molto di più (ingenuamente) di quanto loro non facciamo con noi. La maschera che molti di noi indossano nella società ora rimane incollata al nostro volto anche all’interno della famiglia dove un tempo veniva tolta!

Sbaglia la famiglia, sbaglia la società e sbaglia il sistema! Noi genitori siamo diventati molto più egoisti e ci occupiamo poco dei nostri figli! Pensiamo che la scuola o i nonni possano sostituirsi a noi e invece, così facendo, li abbondoniamo nelle loro insicurezze. Secondo voi perchè si dice “i bei tempi andati”?

E’ proprio vero che stavamo meglio quando c’era molto meno materialmente, ma molto di più interiormente.

La violenza, l’alcol e la droga sono i mali di chi non sa vivere e noi li alimentiamo con la nostra incapacità di capire ed aiutare i giovani. Io trovo tutte le loro malefatte, autentiche richieste di aiuto di chi, non avendo voce, compie atti assurdi per mettersi in evidenza e manifestare il proprio disagio, arrivando persino a commettere omicidi.

Non siamo molto distanti dagli Stati Uniti! Mi riferisco alla nostra società allo sbando! Se non interverremo, sarà solo questione di tempo e anche da noi, i giovani inizieranno a commettere le stesse bravate e gli stessi atti criminali che tanto ci inquietano quando sentiamo le notizie ai tg!

Dobbiamo rallentare il ritmo della nostra vita, passare più tempo con i nostri figli, trasmettere loro i veri valori della vita, parlare molto, dar loro speranza e certezza di un futuro migliore e non farli sentire in colpa per quelli che sono i nostri errori.

La famiglia deve ridiventare il centro dell’esistenza e lo Stato deve garantire e investire per un futuro migliore. Nella Sacra Bibbia c’è scritto che il padre che non è severo con il proprio figlio non lo ama, perchè nulla gli insegna e, a questo proposito, credo che le punizioni possano dare molta certezza per quella che è la giusta via da seguire.

Per fortuna ci sono ancora moltissimi bravi ragazzi e restano comunque in netta minoranza i balordi, i drogati, gli alcolizzati e tutti gli altri giovani che vivono e dimostrano situazioni di disagio.

Dobbiamo chiedere scusa a tutti i giovani che si comportano male per colpa nostra e sperare che ognuno di noi comprenda la gravità del problema e cerchi le soluzioni adatte.

Ciò che mi avvilisce è notare come le forze politiche e gli stessi media strumentalizzino una giovane vittima per farne una battaglia politica! Qui la politica non c’entra nulla! Non è una questione di estrema destra o sinistra! Per comprendere la morte di Nicola dobbiamo analizzare i problemi sociali e della famiglia in modo profondo ed etico. Ci sono balordi che commettono guai perchè cresciuti nel degrado e nell’ignoranza ma questo non è il caso dei 5 giovani di Verona! Le motivazioni sono ben altre ed è per questo che vanno ricercate nel rapporto genitori-figli e nel sistema sociale. Ognuno di noi è colpevole per la morte di Nicola perché la società è un tessuto composto da tante famiglie e da tanti induvidui che noi tutti rendiamo ciò che sono nel bene e nel male!

Ce la possiamo ancora fare ad aiutarli e ad arrestare il crescente fenomeno!

Prof.ssa Anna Ciriani

 

 

Privacy? ahha ahhah ahhh

Devo confessare che quando si parla di privacy mi viene da ridere.

Quale privacy? Cos’è la privacy?

Ora è bagarre in Italia per la pubblicazione dei redditi 2005! Il vice Ministro Visco non ha certamente chiuso in bellezza il suo mandato! Del resto ci sono molte contraddizioni anche in questa vicenda tutta italiana. Ma allora da che parte stare? Dalla parte della giustizia e del rispetto, che non sempre corrispondono a ciò che fanno negli altri Paesi o a ciò che la legislatura stabilisce! Dobbiamo far prevalere sempre il buonsenso, il senso di giustizia, di rispetto e di democrazia.

In molti altri Paesi le dichiarazioni dei redditi sono pubbliche! Di fatto lo sono anche in Italia ma è bastato metterle online per far scoppiare una polemica senza precedenti.

L’unica cosa che non capisco è perchè io, privato cittadino, devo sapere quanto guadagna il mio vicino?!

Lasciamo che lo sappiano la Finanza, l’Agenzia delle Entrate e chi di dovere per poter intervenire quando vi sia un’evasione o un reato che vada perseguito. A me, sapere quanto guadagna il mio vicino di casa o Berlusconi, non mi interessa! Non mi interessa perché se guadagnano più di me sono stati più bravi o fortunati e se guadagnano di meno sono stata più brava o fortunata io.

Io mi arrabbio quando vedo le palesi ingiustizie sulle grandi evasioni fiscali e lo Stato interviene concordando un punto d’incontro con l’evasore. Uno evade per 25 milioni di euro e si accorda versando nelle casse dello Stato la metà della somma dovuta e l’argomento è chiuso. Poi ci sono i condoni, gli avvocati che con i bravi commercialisti riescono sempre a sistemare tutto. Non è un segreto che i grandi evasori sono sportivi e artisti dello spettacolo. Loro, se evadono , non vengono perseguiti come i poveri contribuenti o i piccoli imprenditori che, se scovati, devono restituire fino all’ultimo centesimo all’Agenzia delle Entrate! Alcuni imprenditori sono falliti per le loro evasioni, altri sono finiti in carcere e altri si sono suicidati. “Piove sempre sul bagnato”! Mi spiegate perchè uno che evade 25 milioni di euro, ne paga 12 e tutto è risolto , mentre uno che evade per 1000 euro deve pagare multe e avere problemi di ogni tipo?

Mi spiegate perchè un poveraccio, onesto lavoratore, che va in banca a chiedere un prestito di 5.000 euro, deve presentare carte e documenti per poi vederselo spesso rifiutare e una grande azienda che chiede finanziamenti per milioni di euro se lo vede approvare anche se in chiare difficoltà finanziarie? Delle banche sarà meglio fare un articolo a parte!

Poi, tornando alla privacy, sono davvero sorpresa che pochi lamentino il raggiro di questa legge che non garantisce assolutamente nulla!

I miei dati sensibili vengono venduti a mia insaputa a grandi aziende che gli utilizzano per ricerche di mercato o per operazioni commerciali.

Vado in autostrada e sono ripresa da ogni angolazione, i tagliandi di pedaggio registrano ogni mio movimento, dando precisi riferimenti a dove sono andata, con chi e quando.

Vado a fare la spesa e anche in quell’occasione sono filmata e se pago con il bancomat sanno che prodotti ho acquistato e che importo spendo mensilmente.

Oggi va molto di moda la fidelizzazione del cliente! Anche presso le compagnie aeree che sono le prime ad utilizzare i nostri dati. Internet poi, ci raggira in mille modi e basta fare un’iscrizione per venire invasi dallo spam o per vedere la nostra email divulgata a terzi che ci propongno offerte e pubblicità di ogni tipo. Basta un po’ di navigazione online, che i nostri movimenti registrati fanno statistica e sanno i siti che visitiamo e perchè!

Le telecamere installate sono ovunque nelle città e anche se la loro funzione permette di arrestare molti criminali, da la possibilità a chi ne fa uso di violare la nostra privacy.

Parliamo dei cellulari? Dove le nostre conversazioni sono costantemente monitorate? Con i cellulari la nostra posizione è costantemente sotto controllo. Non che mi dia fastidio , ma è proprio necessario?

Perfino i media hanno oggi il diritto di violare la nostra privacy senza alcun rischio! Il diritto di cronaca, dalle sembianze apparentemente liberali e democratiche ha offuscato i diritti umani, il rispetto dell’individuo. E’ recente il caso di Paolo Bonolis che ha vinto, giustamente, una causa contro un noto magazine per aver divulgato notizie inerenti lo stato di salute di suo figlio minorenne.

In pratica, oggi, se non abbiamo alle spalle dei bravi avvocati, possiamo vedere violata la nostra privacy in ciò che riguarda la nostra salute. Chissà se prossimamente toccherà al Ministro della Salute pubblicare lo stato di salute dei singoli cittadini? E più avanti ancora al Ministro della Giustizia rendere online le sentenze? Potrebbe pensarci anche il Ministro della Pubblica Istruzione pubblicare online i risultati conseguiti durante la formazione scolastica, anche per dare la possibilità a delle aziende di sapere quali sono le attitudine dei singoli dipendenti? Insomma dobbiamo diventare un libro aperto per lo Stato e per la società o per i curiosi e gli invidiosi!

Sorrido anche quando lo stesso Beppe Grillo, che ha sempre difeso la libertà digitale, si schiera improvvisamente contro qualcosa che potrebbe danneggiare i suoi interessi. A tale proposito vi invito a leggere l’interessante articolo postato da Alex Menietti http://www.alexmenietti.it/2008/05/grillo-sparlante-quanta-ragione-e-quanto-torto .

Insomma dove sta la verità? Io invoco sempre il buonsenso, il ripsetto, la libertà e la giustizia, ma la nostra società e il nostro sistema ci stanno negando tutto questo sempre di più!!

La verità è che, ormai, libertà e giustizia sono solo un’illusione! Soffermatevi a riflettere e ditemi se vi sentite davvero liberi e tutelati dalla legge e dalla giustizia.

IO NO!

Forse bisognerebbe rinunciare alla tecnologia, al benessere e ai privilegi di un Paese socialmente evoluto  per avere una maggiore riservatezza e poter essere realmente liberi.

 

Morto a 8 anni come in “Final destination”

Udine,bimbo morto in cantiere edile

Schiacciato da gru

Un bambino di otto anni è morto a Sutrio (Udine) schiacciato dal carico di una gru manovrata dal padre. L’uomo – secondo quanto si è saputo – stava spostando con il macchinario alcuni ferri e pianali utilizzati per costruire un’impalcatura di un edificio, proprio mentre stava passando il figlio che era entrato nel cantiere per salutarlo. Ad un certo punto il carico si è staccato, cadendo sul piccolo da un’altezza di circa sei metri.

Subito sono stati chiamati i vigili del fuoco e il 118. Il bambino dava ancora segni di vita ed è stato fatto di tutto per salvarlo, ma dopo circa un’ora di tentativi di rianimazione è deceduto sul posto. Il medico legale ha rilevato lesioni fatali al torace e al capo.

Nel paese – un piccolo centro di montagna con 1.400 abitanti – è piombato subito sconcerto unito a dolore. Il sindaco, Sergio Straulino, ha proclamato il lutto cittadino “anche se – ha precisato – non ce ne sarebbe neanche bisogno, perché perdere un bambino è come perdere una fetta del nostro futuro. Oggi siamo tutti commossi e tristi, nel nostro profondo”.

Straulino ha ricordato che il padre è un artigiano conosciuto e stimato da tutti. Il bambino era il suo figlio più grande, visto che nella sua famiglia c’è anche una figlia, di 5 anni circa. “Forse – ha commentato – potrà consolarlo in parte per questa gravissima perdita, anche se un figlio non si può sostituire in nessun modo, mai”, ha sottolineato il sindaco.

Le forze dell’ordine hanno disposto il sequestro giudiziario del cantiere, per accertare se fossero state rispettate tutte le misure di sicurezza sui luoghi di lavoro.

IL MIO COMMENTO

Ora gli inquirenti svolgeranno il loro lavoro. Cantiere sotto sequestro, autopsia per stabilire le cause del decesso e indagini per stabilire se vi sono colpe oggettive e responsabilità.

Un’altra tragedia che in teoria poteva essere evitata…ma da chi?

Solo il destino è responsabile di questa morte prematura! La tragedia ha voluto addirittura che il povero papà fosse anche in parte responsabile della morte del figlio. Era lui il gruista alla guida del macchinario che teneva sospesi i ponteggi a circa 6 metri di altezza. Tutti sanno che i cantieri dovrebbero essere chiusi ai non addetti ai lavori, ma quel giorno e a quell’ora il figlio di un operaio decide di andare a trovare il papa che lavora nel cantiere vicino a casa e il destino decide che proprio in quel momento, che lui passa sotto al carico sospeso, i ponteggi si staccano dalla gru per cadergli addosso. Bastava che passasse 3 secondi prima, o dopo, e forse sarebbe ancora vivo. Non so se avete visto il film “Final destination” dove gli eventi che portano alla morte sono inevitabili perchè predestinati.

Il povero Elia, raramente andava a trovare il padre sul posto di lavoro. In quell’occasione aveva deciso di andare a prendere il suo papà al termine del lavoro e il fato ha fatto tutto il resto!

E’ chiaro che questa tragedia e i recenti casi di morti bianche hanno alzato il livello di guardia e l’attenzione del rispetto delle misure di sicurezza, ma è altrettanto vero che in alcuni casi le misure di sicurezza possono rivelarsi inutili proprio perchè il destino può essere beffardo.

Se guardate il filmato sopra, scoprirete quanto ognuno di noi abbia la sua ora segnata e purtroppo il triste destino di Elia Chiapolino era quello di perire sotto un pesante carico staccatosi da una gru.

Mi unisco al dolore della famiglia Chiapolino per la scomparsa del povero Elia.

Prof.ssa Anna Ciriani