Aperta…mente
Madeline von Foerster, “Self Portrait (Trepanation)”
Rieccomi di nuovo a voi!
Vi chiedo scusa per questo blackout di circa 1 mese, ma tutta la mia vicenda “Pornoprof” mi ha lasciata demotivata, perplessa, piena di dubbi e incertezze.
Ma non è di me che vi voglio parlare oggi, in quanto l’argomento che affronterò porrà degli interrogativi su come il nostro pensiero e la nostra volontà siano ormai assoggettati al sistema politico, mediatico, economico e religioso; ricordate un certo Marx che disse : “La religione è l’oppio dei popoli”?
Alla fine dell’articolo pubblicherò un video molto interessante dal titolo “La storia delle cose”, che vi farà comprendere come multinazionali e governi ci hanno reso schiavi e come sfruttando le risorse dei Paesi sottosviluppati creano povertà, inquinamento e…infelicità.
Pensate a quante cose possediamo in più rispetto a 20 anni fa?! Molte di queste fanno parte del progresso e dell’innovazione tecnologica. Oggi abbiamo i cellulari, i laptop, gli mp3, gli mp4, le macchine fotografiche digitali, le videocamere ad alta definizioni, i televisori lcd, psp e ps3 e molte altre “cose”. Insomma la tecnologia si miniaturizza e progredisce sempre più rapidamente, per rendere obsoleti, a distanza di poco tempo, tutti quegli oggettini che per pochi mesi ci hanno dato una piccola illusione di felicità. Già perché chi non si sente appagato dal nuovo acquisto? Del resto dobbiamo cercare di essere alla moda con l’abbigliamento e ora anche con la tecnologia, altrimenti il rischio è quello di sentirci inferiori, non al passo con i tempi, con la moda e per questo diversi e infelici.
Oggi per essere “giusti” bisogna per forza tatuarsi o farsi un piercing, portare i pantaloni sotto al sedere (il perizoma e quasi obbligatorio, in alternativa va bene anche senza).
Bisogna sbronzarsi il sabato sera e ogni tanto un “sano” spinello non guasta.
Se poi siamo capaci di scopiazzare quanto vediamo fare dagli attori nei film, prendendo a modello personaggi negativi o positivi allora siamo davvero dei “grandi”.
Ma la vita non è un film o una pubblicità, la vita è amore, è procreazione, è fede, è rispetto, è pensiero, è arte, è gioia, è sofferenza, ed è tante altre cose che non appartengono al materialismo e allo sfruttamento.
Ma parliamo delle “cose”, quelle cose che noi compriamo arricchendo così le multinazionali che hanno tutto l’interesse a renderle inutili a distanza di qualche mese, bombardandoci con spot pubblicitari che ci dicono: “sfigato, cosa aspetti ad acquistare il nuovo prodotto? Guarda il ragazzo e la ragazza della pubblicità come sono giusti!”. Del resto dobbiamo avere 3000 funzioni che non sappiamo usare e che in realtà non ci servono a nulla?! Andiamo oltre al giochetto di dover gettare via ciò che compriamo, non perché è rotto, vecchio o non funzionante, ma semplicemente perché fuori moda o “scaduto tecnologicamente” proprio come un pc che non è compatibile con un nuovo sistema operativo. Insomma come scadono i prodotti alimentari, ora scadono i prodotti tecnologici, l’abbigliamento e l’arredamento .
Del resto il mondo si deve evolvere! O involvere?
Si evolve a danno nostro, con le speculazioni che fanno le multinazionali su tutto ciò che noi acquistiamo (dagli alimentari all’energia), si evolve a danno dei Paesi del Terzo e Quarto Mondo, sempre più sfruttati in termini di risorse umane e di risorse naturali. Vi siete mai chiesti perché la tecnologia e l’abbigliamento sono, spesso, made in China, made in India, made in Malaysia, made in Taiwan, ecc.? Devono creare il prodotto da distribuire globalmente al minor prezzo possibile, utilizzando le risorse di Paesi poveri e la manodopera sfruttata e sottopagata. Sentivo nel filmato che il sistema consumistico è nato negli anni 50, in America, e secondo recenti studi quelli sono stati gli ultimi anni “felici” per la società.
Non avete mai pensato di quante cose potremmo liberarci e farne a meno?
Il filmato vi farà comprendere anche quanto inquinamento e devastazione subisca il nostro pianeta Terra da questo meccanismo consumistico globale.
Subiamo migliaia di spot ogni anno, attraverso giornali, internet, cartelloni pubblicitari, tv, grandi distribuzioni e ognuna di queste martellanti e incessanti pubblicità, ci condizionano negli acquisti, nei modi di pensare, di vestire e di vivere.
Anche la chirurgia plastica vive un momento d’oro perché molte donne (e molti uomini pare) ricorrono ad interventi estetici per essere alla moda con tette, culi o semplicemente per avere un’immagine vincente come quella delle star o dei personaggi noti.
La politica ci condiziona e ci impone programmi politici che non comprendiamo perché non siamo a conoscenza di quelli che sono le reali problematiche del nostro Paese. Dovremmo diventare degli analisti finanziari e comprendere i delicati meccanismi economici che influiscono sui conti pubblici. Comunque partendo dal presupposto che oggi come oggi è difficile portare avanti una famiglia composta da padre, madre e un figlio, come sarà possibile portare avanti, in un momento di recessione economica globale, un Paese con 60 milioni di persone?
In più, veniamo bombardati anche dalla politica della Chiesa che interviene dimenticando due cose: i danni che ha procurato nella storia dell’umanità e il fatto che i tempi sono cambiati rispetto a 2000 anni fa.
Io, parlo da donna cristiana, cattolica e fermamente credente in Dio! Non ho nulla contro la Chiesa ma quando leggo che dal 1950 ad oggi, negli Stati Uniti ci sono stati oltre 10.600 vittime di preti pedofili rimango basita! Questi sono quelli di cui siamo a conoscenza e chissà di quanti non sappiamo nulla! A tale proposito vi invito a leggere un articolo interessante scritto da una persona che stimo molto e che ho conosciuto su Myspace http://blog.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendID=304001200&blogID=398767080 .
Penso che anche la chiesa dovrebbe evolversi nel rapporto con i fedeli e instaurare con essi un dialogo aperto in cui ammette le proprie colpe! Le chiese che si svuotano e i parroci in “estinzione” dovrebbero far riflettere molto, non solo il Vaticano, ma anche i milioni di fedeli che hanno bisogno di trovare nuove risposte, sorrette dalla verità e dalla coerenza dell’epoca in cui viviamo.
Insomma, siamo dei perfetti schiavi moderni, assoggettati alle multinazionali, ai governi e alla loro politica di cui non sappiamo e non capiamo nulla, alla religione che ci incute terrore con ciò che è giusto e ciò che è sbagliato sollevando temi etici e politici di dubbia natura e, infine, i media che ci bombardano di falsità, pubblicità e informazioni strumentalizzate dalle multinazionali e dai governi.
Un bel circolo vizioso che ci da la convinzione di vivere sempre più liberi e in democrazia, ma in realtà siamo sempre più schiavi e nel totalitarismo assoluto!
Io sono certa che indietro non si torna, ma credo anche che una soluzione ci sia: un cataclisma (un bel meteorite, ad esempio) che ci riconduca all’età della pietra per ricostruire con saggezza quanto è andato perduto.
Buoni acquisti a tutti.
Anna Ciriani
…e ogni tanto un “sano” spinello non guasta
come può una donna con la tua apertura mentale abboccare a certe scemenze? -perché l’ironia qui appalesa l’accettazione delle farneticanti idiozie sparse a iosa sul fumo o -forse peggio- della visione ultraproibizionista; domanda rettorica giacché affermi di non avere niente contro la chiesa e poi ne enumeri le nefandezze -o per meglio dire abbozzi un catalogo, in realtà molto piú ampio…
insomma sei un bell’intrico di contraddizioni, però adorabile
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…e chi ha deciso che non deve andare cosi’?
chi stabilisce cosa e’ giusto e cosa e’ sbagliato? in base a cosa?
e’ vero, e’ una societa’ sempre piu’ allo sbando, sempre piu’ schiava, sempre piu’ oppressa dai “potenti”, dalle mode, dalla fame di denaro….
e quindi?
chi ci ha obbligato ad accettare questo?
nei paesi dove le situazioni sono peggiori, le dittature colpiscono una minima parte della popolazione, e la maggioranza ha paura.
la maggioranza, forte del suo numero, sceglie deliberatamente di stare zitta, di accettare le condizioni piu’ assurde pur di andare avanti senza problemi.
allo stesso modo tutto il mondo, tutti i popoli, tutti gli uomini.
nessuno ci ha obbligati ad accettare i governi, nessuno ci ha di fatto obbligati ad accettare le multinazionali, nessuno ci ha di fatto obbligato ad accettare la televisione, le pubblicita’, il marketing, emilio fede…
ma li abbiamo accettati, tutti d’accordo…. perche’?
evidentemente perche’ e’ cosi’ che deve andare, penso io.
secondo il mio parere, e’ inutile stare a pensare “e’ sbagliato cosi’, dovrebbe essere diversamente”, per il semplice fatto che non e’ diversamente.
“l’evoluzione e’ un procedimento imperfetto e spesso doloroso”…
chi ha decretato che il giusto sia il benessere dell’uomo.
Una volta parlavo con una volontaria, una di quelle persone che vanno in Africa ad aiutare la povera gente. mi faceva vedere le foto e una in particolare mi aveva colpito: c’era un laghetto quasi interamente ricoperto da piantine verdi. mi ha poi spiegato che regolarmente, dovevano tagliare ed estirpare quelle piante, perche’ soffocavano la vita dei pesci nel laghetto…
tornato a casa ho riflettutto parecchio su questa cosa e mi chiedo ancora oggi: perche’?
se la natura ogni anno impiega sforzi immani per far crescere quelle piante proprio su quel laghetto, perche’ noi dobbiamo avere la presunzione di dire che e’ la fauna sottostante a dover sopravvivere? chi siamo noi per decidere dove la natura sbaglia e dove fa giusto?
allo stesso modo, se da miliardi di anni il branco umano compie scelte che ci hanno portato qui, oggi… chi siamo noi per dire che e’ sbagliato? e soprattutto, quale sarebbe stata la scelta sbagliata che ci ha fatto deviare dalla (supposta) giusta via?
perche’ il consumismo nasce forse negli anni 50, ma il boom industriale e’ arrivato secoli prima. le dittature sono sempre esistite ma la televisione no, I preti pedofili sono forse notizia di questi anni, ma la chiesa stuprava e bruciava donne gia secoli fa, l’iPod e’ uscito nel nuovo millennio, ma il conformismo e’ un termine latino…
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non voglio aprire un contenzioso personale con Jessica , ma ci tenevo a sottolineare che la mia era una semplificazione per dire che spesso per arrivare ad avere/essere facciamo cose di cui non ci importa nulla ,non era mia intenzione giudicare kisses on your mounth Jessica
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Ciao Anna , brava Anna, mi sei piaciuta moltissimo con questo post.
Mi permetto di farti notare una cosa riguardo il commento di Matteo, egli sostiene che se tu dici di esere pronta a “darla a tutti” avresti avuto più commenti. Certamente è così perchè una gran parte di coloro che vengono nel tuo sito lo fa per la “fica”1 Ma sappi che anche gli intenditori di “fica” sanno leggere ….e leggono, magari non commentano ma leggono !!
E TU LO SAI QUELLO CHE SCRIVI!
complimenti e kisses
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quello che scrivi è indubbiamente vero ma oggi gli ideali non esistono e ognuno guarda i porci comodi , a nessuno frega un cazzo su come si arriva ad avere qualcosa o a discapito di ki , come cartina di tornasole puoi usare il numero di commenti a cio’ ke hai scritto , se mettevi ke l’avresti data a chiunque avesse fatto un commenti oggi non ci sarebbe piu’ posto siamo una società allo sbando e ci vendiamo al miglior offerente pur di apparire/avere nel ’77 i SUBWAY SECT (gruppo punk) cantavano we are all prostitutes, non è cio’ ke vendi ke fa la differenza a livello morale ma il fatto stesso farlo , io sono operaio ergo mi prostituisco per vivere ( 8 oer al giorno in fabbrica) . per quanto rigurda la chiesa loro fanno il loro lavoro sfruttano le debolezze insite nela natura umana se ci sono capre ke li seguono senza farsi delle domande di ki è la colpa ? kiss and 2 fingers in ass
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