“L’unico modo per resistere a una tentazione è cedervi!” (O. Wilde)🧞‍♂️

Elezioni comunali 2021 a Pordenone

Il 2021 non porterà solo i vaccini anti-covid, l’auspicio di un ritorno alla vita normale e la speranza del rilancio delleconomia con i soldi che il Governo prenderà dal Recovery Fund. A Pordenone si rinnoverà anche il ritorno alle urne per votare un nuovo Sindaco e una nuova amministrazione comunale. Nel solito e noioso quadretto politico allitaliana che si sta delineando, manca la presenza di una donna candidata, che ristabilisca parità di genere, vivacità e novità alla campagna elettorale. Pordenone non ha mai avuto una “Prima Cittadina”, solo uomini hanno infatti custodito le chiavi della città!
Sarà la volta buona?
La politica non ha più bisogno di ideologie, ma di soluzioni concrete e innovative per i problemi da risolvere.
Io lo dico da sempre e ritengo ci sia la necessità di una politica 2.0 che guardi al futuro e al benessere di tutti; tante sarebbero le novità!
Amo Pordenone! 🖤💚
Un bacio a tutti e un abbraccio forte ai miei concittadini.
Prof.ssa Anna Ciriani

  • Elezioni Comunali 2021 a Pordenone –

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Lezione all’università di Torino venerdì 15/5/2009

Venerdì 15 maggio 2009  sono stata invitata dal Prof. Salvo Dell’Arte, docente della facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’Università di Torino, per intervenire ad una lezione dal titolo: “Immagine e nuove tecnologie tra cronaca e riservatezza”.

La lezione è aperta al pubblico.

Un cordiale saluto a tutti.

Prof.ssa Anna CirianiMicrosoft Word - locandina Madame Web.doc

Le armi di distruzione sociale e della libertà

LE ARMI DI DISTRUZIONE SOCIALE E DELLA LIBERTA’

Alcuni giorni fa la mia attenzione fu attratta da una notizia che a molti passò, probabilmente, inosservata.
Il contenuto della notizia non trattava la politica, lo sport, la cronaca nera, i terremoti, gli uragani e nemmeno i gossip! Raccontava solamente un fatto curioso di una tribù di indios scoperta in Brasile che mai aveva avuto contatti con il mondo esterno. Una di quelle tribù che vivono ancora come 1000 anni fa e che non conoscono nulla del progesso e della civiltà. Pare che durante una ricognizione perlustrativa della zona, a bordo di un piccolo aereo da turismo che volava a bassa quota, degli indios, vedendo girare sopra le loro teste il veivolo, abbiano tentato di abbatterlo con archi e frecce. Insomma una scena degna del miglior film di “Indiana Jones”, ma allo stesso tempo una scena che deve farci riflettere.
Io, per un momento, ho pensato che mi piacerebbe vivere un’esperienza con loro, provare nuove e ataviche emozioni, come non avere un frigo a portata di mano o un cellulare per comunicare. No, nemmeno elettricità ma solo il sole e le tenebre. Nessuna paura di schianti in auto, ma solo il pericolo della natura! Niente denaro e tecnologia, ma solo libertà e vita. Pensando a loro sorridevo ricordando “L’Isola dei Famosi”, che inquietava i concorrenti per le condizioni avverse di sopravvivenza alle quali erano costretti! Condizioni avverse ma con medici e medicine a portata di mano, condizioni avverse con la consapevolezza di poter interrompere la propria cura dimagrante in qualunque momento.
Gli uomini di quella tribù, ultimi e veri esseri umani che hanno ancora un legame primordiale con la terra e la natura, potrebbero ricondurci sul corretto modo di vivere, insegnare ai nostri giovani a socializzare come fanno loro, riunendosi al tramonto per confrontarsi vicino al fuoco, parlare e raccontare episodi di vita o leggende antiche quanto il mondo.
Il progresso, la tecnologia, internet sono solo delle armi di distruzione sociale.
Nessun rimedio finché non ci sarà una di quelle catastrofi che spazzerà via la nostra presunzione e quella di chi ci governa, che ha permesso tutto questo trascinandoci nel vortice della solitudine.
La vertià è questa! Siamo tutti molto più soli e non sappiamo più esattamente cosa vogliamo!
Vaghiamo come dannati alla ricerca di qualcosa che non comprendiamo! Nemmeno l’amore ci soddisfa più come un tempo!
Non c’è più onestà e sincerità! Siamo finti e non conosciamo nemmeno i nostri figli come i nostri figli non conoscono noi.
La globalizzazione è la schiavitù del 3° millennio! L’Africa abbandonata al suo destino, i Paesi poveri sfruttati e schiavizzati per produrre a costi sempre più bassi e garantire sempre maggiori guadagni a delle multinazionali che con il loro potere economico determinano anche quello politico.
Il petrolio, inarrestabile nei suoi rincari e nel devastare il mondo con i suoi agenti inquinanti, arricchisce persone senza scrupoli, che dominano con la loro presunzione e arroganza chi tenta di contrattare con loro, ben consci che tra pochi anni la produzione del greggio si esaurirà.
Società alienata e stressata, insicura e triste, esaurita ed esasperata dal miraggio della ricchezza che rende felici.
La ricchezza spetta a pochi eletti, che sanno perfettamente come sfruttarci e come renderci schiavi.
Consumismo, globalizzazione e informazione hanno atrofizzato il nostro desiderio di ribellione, ingannandoci con una libertà apparente. Fanno bene a proibire internet e molte cose del consumismo in alcuni Paesi Islamici.
Un tempo non capivo, poi mi sono resa conto che le motivazioni erano solide. La loro repressione sociale non è molto differente dalla nostra! Internet dovrebbe esistere solo per dare conoscenza in ambiti costruttivi, culturali e scientifici! Al limite può essere un valido strumento per inviare documenti e messaggi, ma nulla di più. Pensate solo alla pornografia o alla possibilità di poter reperire informazioni per fare del male (come costruire ordigni esplosivi ad esempio). Il web può essere utilizzato anche per minacciare o diffamare qualcuno, per non parlare degli incontrollabili peer to peer o programmi utilizzati per scambiare dati e files.
Io imporrei delle censure che rispettino la “vera” privacy della persona e riconducano in fretta alla dimensione umana. Io voglio sapere chi è la persona che mi spedisce una email, allo stesso modo di chi è la persona che mi spedisce una lettera.
Io vorrei parlare a voce con la gente e averla vicino e guardarla negli occhi. Io non voglio avere satelliti e telecamere puntate contro di me e non voglio essere controllata. Non vorrei avere nemmeno una carta di credito per sopravvivere a un viaggio ma solo denaro contante!

Del resto questo è il “sistema” e indietro non si torna!
Oggi se dimentichiamo il cellulare a casa ci sembra di aver compromesso la giornata. Eppure basta andare indietro di vent’anni per ricordare com’era facile “sopravvivere” senza un telefonino.
Mi batterò per proporre la giornata mondiale senza cellulare. Anzi promuovo da subito una data: il 1° gennaio di ogni anno!
Mi piacerebbe che un po’ del progresso fatto facesse dei passi indietro! Desidero vedere i miei figli giocare come facevamo noi trent’anni fa, senza playstation o marchingegni elettronici, ma con la fantasia e la manualità l’abilità fisica o la furbizia. Vorrei vederli leggere un buon libro anziché saperli attaccati alla tv ipnotizzati dalla violenza o dallo humor deviante.
Voglio lasciar fuori la politica che ha già troppi probemi di suo per essere tirata in ballo in una riflessione che non porterebbe da nessuna parte, anche se una cosa vorrei esprimerla: spero che i politici comprendano l’importanza dei valori e dell’ambiente e si adoperino per promuovere e realizzare un progresso civico e scientifico a scapito di un progresso tecnologico ed economico, dal quale solo una catastrofe planetaria potrebbe liberarci!
Gli uomini di quella tribù non si renderanno mai conto di essere gli ultimi esseri umani del pianeta a vivere e morire da uomini liberi!

Prof.ssa Anna Ciriani

VI INVITO A GUARDARE IL FILM “INTO THE WILD” E SPERO

CHE VI FACCIA RIFLETTERE COME HA FATTO RIFLETTERE ME!

 

California, sì alle nozze gay

California, sì alle nozze gay

Corte Suprema abolisce legge precedente

Le coppie gay hanno diritto a sposarsi in California. La Corte Suprema della Stato americano ha abolito la legge approvata dagli elettori che vietava le nozze omosessuali. La sentenza, che fa della California il secondo stato dopo il Massachusetts dove le coppie gay possono sposarsi, è considerata una storica vittoria dai gruppi per i diritti degli omossessuali.

La decisione dei giudici californiani potrebbe avere ripercussioni ben al di là dei confini statali, per fare anzi scuola a livello nazionale. “Non siamo in grado di affermare che il tenere ferma la tradizionale definizione di ‘matrimonio’ corrisponda a un interesse statale da far rispettare”, recita il dispostivo della sentenza, adottata a maggioranza. “Ne traiamo di conseguenza la conclusione secondo la quale, nella misura in cui le disposizioni di legge della California attualmente in vigore circoscrivono il matrimonio alle sole persone di opposti sessi, tali disposizioni sono incostituzionali”. Corte comunque divisa: a favore della rivoluzionaria decisione si sono schierati quattro dei suoi sette giudici; contrari gli altri tre.

Il verdetto ha concluso una battaglia legale iniziata sei anni fa, quando l’elettorato californiano approvò per referendum un provvedimento normativo con cui si stabiliva che soltanto i matrimoni tra uomini e donne sarebbero stati riconosciuti legalmente. “Limitare la definizione di matrimonio a un’unione ‘tra un uomo e una donna’”, scrive nella pronuncia il presidente del collegio, Ron George, “è anti-costituzionale e dev’essere eliminato dal testo legislativo”. E’ insomma prevalso il principio della non-discriminatorietà della legge.

La California diviene così il secondo Stato della Federazione in cui il matrimonio tra gay è legale dopo il Massachusetts, la cui Corte Suprema si espresse in tal senso nel 2003. Vermont, New Jersey e, finora, la stessa California prevedono tuttavia regole piuttosto liberali in materia, riconoscendo ai membri di unioni omosessuali molti diritti appannaggio di mariti e mogli eterosessuali.

IL MIO COMMENTO

Bene, finalmente una bella notizia per tutti i miei amici gay!

Sono felice per lor perché queste notizie aprono la strada e danno coraggio per affrontare nuove battaglie legali! I diritti degli omosessuali vanno riconosciui e la società deve continuare il suo cammino di civilizzazione verso il rispetto dell’essere umano.

Dopo il Massachusetts anche in California hanno cambiato la legge perchè la Corte Suprema ha stabilito che anche gli omosessuali possono sposarsi civilmente.

Il mio augurio e che molti stati seguano l’esempio e pongano fine a questa assurda discriminazione anacronistica!

Speriamo che allo stesso modo seguano altre buone notizie come l’abolizione della pena di morte!

Una volta tanto pertemettemi di gridare:”Viva l’America!”

Prof.ssa Anna Ciriani

 

Quando i peccati sporcano la fede

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DON GELMINI, 10 EPISODI DI PRESUNTA VIOLENZA

 TERNI  – Sono 10 i presunti episodi di abusi sessuali nei confronti di ex ospiti della Comunità incontro per i quali il sostituto procuratore di Terni, Barbara Mazzullo, ha chiesto il rinvio a giudizio di don Pierino Gelmini.Il magistrato ha inoltre chiesto di processare due collaboratori e la madre di uno degli accusatori del sacerdote indagati, a vario titolo, per avere cercato di intralciare l’indagine condotta dalla Squadra mobile della Questura ternana.
L’istanza del pm è stata depositata ieri alla Cancelleria del gip. Non ancora fissata la data dell’udienza preliminare, che potrebbe comunque svolgersi entro la prossima primavera. La richiesta di rinvio a giudizio ricalca sostanzialmente l’avviso di conclusione indagini inviato a don Gelmini e agli altri indagati il 27 dicembre scorso. Tra le fonti di prova il magistrato ha indicato le dichiarazioni di vari testimoni, ritenuti attendibili, e diverse intercettazioni telefoniche.

PM, E’ STATA INCHIESTA DIFFICILE

E’ stata una “inchiesta difficile” quella condotta dal sostituto procuratore di Terni, Barbara Mazzullo, che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio per don Pierino Gelmini. Lo ha spiegato lo stesso magistrato incontrando stamattina brevemente i giornalisti. Il pubblico ministero non è voluta entrare nel merito dell’indagine avviata nel dicembre 2005. “Credo fermamente nel processo accusatorio – ha sottolineato la Mazzullo – nel quale la prova si forma in dibattimento”. Il magistrato ha infine evidenziato che “il processo mira ad accertare responsabilità penali individuali” lasciando così capire che l’inchiesta appena conclusa ha riguardato solo i presunti abusi contestati a don Gelmini e non è stata un’indagine sulla Comunità.

PORTAVOCE COMUNITA’, LAVORA ED E’ SERENO

Don Pierino Gelmini “vive con serenità, pienamente consapevole della propria innocenza, questo momento”. Lo ha detto stamani il portavoce della comunità Incontro, l’avv.Manlio Morcella, commentando la richiesta di rinvio a giudizio per il sacerdote accusato di presunti abusi sessuali su dieci ex ospiti della struttura. Don Gelmini si trova nella casa madre della comunità a Molino Silla di Amelia, dove stamani ha svolto la sua normale attività. “Don Pierino – ha spiegato l’avv.Morcella – ha scelto di difendersi nel processo e non dal processo, che comunque dovrà essere rispettoso delle regole. Confida infatti nella terzietà della magistratura giudicante”. Il legale ha quindi spiegato che don Gelmini “prosegue la sua missione con dedizione e determinazione”. “Lavora a tempo pieno come al solito”, ha sottolineato l’avv.Morcella. Il portavoce della comunità Incontro ha quindi ribadito che la riduzione allo stato laicale chiesta ed ottenuta dal Papa permetterà a don Gelmini di esprimere al meglio le sue tesi difensive”.

Fonte ANSA 26.03.2008

 Il mio commento…

L’esperienza mi insegna che è giusto attendere la conclusione delle indagini e lasciar fare alla magistratura il proprio lavoro.

Il tempo ci dirà la verità e se ci troviamo  di fronte a un nuovo caso di prete pedofilo.

La cosa certa è che la chiesa è continuamente bersagliata da gravi fatti di cronaca. I processi mediatici che ne seguono danneggiano anche i bravi parroci che  hanno donato la loro vita a Dio e hanno portato l’amore e la parola di Cristo ai fedeli e ai bisognosi.

Il fatto che molti fedeli non siano più praticanti è un chiaro segnale che la chiesa sta dando dei messaggi sbagliati. I cattolici non praticanti sono in aumento, ed è cosa strana in un momento così difficile per l’umanità, in cui si percepisce il bisogno di ritrovare dei valori spirituali, ritrovare fede e cristianità!

Permettetemi di divagare dicendo che personalmente non ho nulla contro Benedetto XVI ma sento moltissimo la mancanza di un Papa, “uomo”, carismatico e straordinario come lo è stato Karol Wojtyla!

I sacerdoti hanno fatto un voto di castità e devono rispettarlo finchè la chiesa non deciderà il contrario. 

Prof.ssa Anna Ciriani