Lezione all’università di Torino venerdì 15/5/2009

Venerdì 15 maggio 2009  sono stata invitata dal Prof. Salvo Dell’Arte, docente della facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’Università di Torino, per intervenire ad una lezione dal titolo: “Immagine e nuove tecnologie tra cronaca e riservatezza”.

La lezione è aperta al pubblico.

Un cordiale saluto a tutti.

Prof.ssa Anna CirianiMicrosoft Word - locandina Madame Web.doc

Un “Fuori Ronda” in programma…

crisiUN “FUORI RONDA” IN PROGRAMMA…

Ogni giorno i giornali e la tv ci riportano spiacevoli e drammatici fatti di cronaca nera e di criminalità.
Omicidi, stupri di donne e minori, furti, rapine, contrabbando di droga, reati minori, ma pur sempre gravi, come le truffe ed altro ancora.
Ormai questi fatti appartengono alla nostra esistenza, al nostro quotidiano e sono ben poche le cose che ci sorprendono o lasciano senza parole.
Andando indietro con la memoria, un fatto che ha sicuramente scosso l’opinione pubblica mondiale è stato l’attacco agli Stati Uniti, organizzato (pare) da Al Qaeda e dal suo capo Osama Bin Laden.
Escludendo questo drammatico evento, sono ben poche le notizie che scuotono la nostra indignazione. Alle guerre ci siamo ormai abituati e tutto quello che avviene lontano dal nostro Paese, conta ben poco e non deve di certo aggiungersi ai problemi con cui dobbiamo fare i conti ogni giorno.

Questa crisi, che globalmente stiamo vivendo, ci allontana dal focalizzare la nostra attenzione sugli innocenti, in particolare i bambini, che muoiono di malattie oggi debellabili, di fame, di sete o per i conflitti voluti e manovrati dai potenti.

La nostra coscienza deve essere globalizzata come la nostra economia o il rischio è quello di una ribellione che porterebbe al caos. Il mondo sta diventando davvero un unico sistema globale dai reality,alla disperazione!
In genere, le grandi crisi economiche succedevano alle grandi guerre, ma oggi cosa è successo realmente e per colpa di chi? Chi ha voluto questa crisi o perchè è arrivata in modo così repentino e globale? Colpa della politica economica, del sistema bancario o è semplicemente il collasso di un economia che è implosa in se stessa?
A queste domande sicuramente ci saranno delle risposte, ma andrebbero approfondite con esperti analisti di economia e politica. Lascio a loro e ai posteri le ardue sentenze!
 
Mi concentro, invece, sui problemi interni e valuto quali sono le normali conseguenze che portano a situazioni economiche difficili, come quella che stiamo affrontando attualmente.
Qui nel Nord-Est, sto assistendo a una lenta moria di aziende importanti e a un insolito fenomeno di emigrazione da parte di numerosi immigrati, giunti alcuni anni fa in Italia con delle prospettive di vita migliori. Molti di loro fanno ritorno nel loro Paese di origine, altri emigrano verso Inghilterra e Stati Uniti.
In pratica il licenziamento, gli esuberi e la cassa integrazione, costringono i lavoratori stranieri ad andare all’estero, nella speranza di trovare una situazione diversa e più dignitosa! Sono molti anche i nostri connazionali che incominciano a prendere in seria considerazione l’ipotesi di emigrare!
Purtroppo, meno gente lavora e meno soldi girano, pertanto si crea un effetto domino che va a discapito di un numero sempre maggiore di attività ,che vengono intaccate dalla crisi.
Personalmente sono davvero preoccupata per tutte quelle persone che hanno il conto corrente in rosso, che non ce la fanno a pagare il mutuo o, peggio, a comprarsi da mangiare!
Il problema di questo fenomeno sta nel fatto che in periodi di crisi è inevitabile l’aumento della criminalità! Anche chi è onesto, può essere corrotto dalla necessità di trovare vie illegali per sbarcare il lunario.
Ma la crisi non porta solo a questo! Anche i governi pagano lo scotto di una recessione economica e devono fronteggiarla con i tagli.
Tagli che non sempre vengono pubblicamente dichiarati con enfasi, ma che di fatto esistono e toccano organi importanti come quello della sicurezza e delle difesa.
Le forze di polizia, ad esempio, devono fronteggiare tagli ai mezzi di trasporto e al personale,  ecco perchè vi sono delle questure che necessiterebbero di 10 volanti che controllino il territorio di competenza e se ne trovano solo 5 in forza!
La prevenzione sulla criminalità è paragonabile alla prevenzione nella sanità, nel senso che grazie alla vigilanza, possiamo evitare omicidi, stupri, furti ecc., così come grazie alla prevenzione nella sanità, possiamo evitare le complicanze o l’aggravarsi di patologie e quadri clinici.
Da questa considerazione nasce il mio sì alle “ronde” cittadine. Di fatto, questi vigilantes hanno unicamente il dovere di segnalare alle forze dell’ ordine tutte quelle situazioni anomale o che inducono a ritenere opportuno il loro intervento. Non tutti i cittadini hanno quel senso civico che li induce a segnalare fatti sospetti! Molti di noi sono spesso presi dai propri problemi per individuare un fatto criminoso e in alcuni casi vige l’omertà e il non intromettersi.
Il fatto che vi siano delle “ronde” preposte alla vigilanza e al controllo, dovrebbe rassicurare i cittadini onesti e mettere il sale sulla coda ai maleintenzionati o scoraggiare iniziative criminose.
Far parte di una” ronda” non dà alcuna “licenza” a commettere azioni illecite ,sotto mentite spoglie di difensore delle libertà! Sento parlare di xenofobia?! Ma perchè? Erano forse stranieri i ragazzi che hanno dato fuoco al barbone indiano o il pedofilo di Napoli? Le “ronde “non vanno contro gli extracomunitari, ma contro i criminali!

C’è chi sostiene che all’interno di questi gruppi di sorveglianza potrebbero esserci delle teste calde che ne approfittano per dare sfogo alle loro pulsioni violente o alla loro xenofobia?! Ma figuriamoci se le teste calde hanno bisogno di far parte delle “ronde” per commettere i loro soprusi! Chi è incline alla violenza, la commetterebbe comunque e, anzi, eviterebbe il controllo della Prefettura sul suo operato. Coloro che sono contrari alle “ronde” affermano che le forze dell’ordine non hanno bisogno di persone che vigilano sulla sicurezza nelle proprie città? Ma perché, non esiste forse la Protezione Civile a supporto dei Vigili del Fuoco? E allo stesso modo non possono esistere delle persone che hanno unicamente il compito di vigilare e di segnalare alle forze dell’ordine, situazioni dubbie e pericolose?
Le forze dell’ordine non sono sufficienti a coprire tutto il territorio e da questa collaborazione, in un momento così delicato per la politica e per l’economia, ne trarranno benificio tutte le persone, non ultimo lo Stato, che senza alcun esborso, beneficerà del volontariato per la sicurezza del Paese.
L’ ideologia politica non ha motivo di entrare in questa polemica sulla legittimità delle “ronde”, poichè la necessità contro cui dobbiamo combattere il mondo di oggi, non è la politica da adottare, ma i problemi da risolvere!
Molti si dichiarano contrari alle “ronde “(che di fatto non lo sono in quanto per ronde si intende una sorveglianza militare e armata) senza nemmeno avere letto cosa sancisce il decreto emanato. Questi volontari che vigilano sulla nostra sicurezza si devono registrare presso le Prefetture e la maggior parte di loro sono ex appartenenti alle forze dell’ordine. Sono gruppi che non hanno alcuna apparteneza politica, non sono armati e sono coordianti dai Prefetti. Io credo che debba essere il buonsenso a guidarci per avere un mondo migliore e non l’ideologia politica, che poteva essere necessaria fino ad alcuni anni fa, ma che nel XXI secolo è superata. I problemi sono sempre gli stessi, sia per la destra che per la sinistra, abbiamo quindi bisogno di soluzioni e persone capaci!
Oggi, ci sono unicamente problemi da risolvere per dare e garantire una vita migliore a tutti!
Ben vengano i volontari che dedicano il loro tempo e la loro disponibilità per la nostra sicurezza e ben vengano tutte quelle iniziative che possano aiutare l’essere umano a vivere in un mondo migliore!
Anna Ciriani

Aperta…mente

Aperta…mente

 Madeline von Foerster, “Self Portrait (Trepanation)”

Rieccomi di nuovo a voi!

Vi chiedo scusa per questo blackout di circa 1 mese, ma tutta la mia vicenda “Pornoprof” mi ha lasciata demotivata, perplessa, piena di dubbi e incertezze.

Ma non è di me che vi voglio parlare oggi, in quanto l’argomento che affronterò porrà degli interrogativi su come il nostro pensiero e la nostra volontà siano ormai assoggettati al sistema politico, mediatico, economico e religioso; ricordate un certo Marx che disse : “La religione è l’oppio dei popoli”?

Alla fine dell’articolo pubblicherò un video molto interessante dal titolo “La storia delle cose”, che vi farà comprendere come multinazionali e governi ci hanno reso schiavi e come sfruttando le risorse dei Paesi sottosviluppati creano povertà, inquinamento e…infelicità.

Pensate a quante cose possediamo in più rispetto a 20 anni fa?! Molte di queste fanno parte del progresso e dell’innovazione tecnologica. Oggi abbiamo i cellulari, i laptop, gli mp3, gli mp4, le macchine fotografiche digitali, le videocamere ad alta definizioni, i televisori lcd, psp e ps3 e molte altre “cose”. Insomma la tecnologia si miniaturizza e progredisce sempre più rapidamente, per rendere obsoleti, a distanza di poco tempo, tutti quegli oggettini che per pochi mesi ci hanno dato una piccola illusione di felicità. Già perché chi non si sente appagato dal nuovo acquisto? Del resto dobbiamo cercare di essere alla moda con l’abbigliamento e ora anche con la tecnologia, altrimenti il rischio è quello di sentirci inferiori, non al passo con i tempi, con la moda e per questo diversi e infelici.

Oggi per essere “giusti” bisogna per forza tatuarsi o farsi un piercing, portare i pantaloni sotto al sedere (il perizoma e quasi obbligatorio, in alternativa va bene anche senza).

Bisogna sbronzarsi il sabato sera e ogni tanto un “sano” spinello non guasta.

Se poi siamo capaci di scopiazzare quanto vediamo fare dagli attori nei film, prendendo a modello personaggi negativi o positivi allora siamo davvero dei “grandi”.

Ma la vita non è un film o una pubblicità, la vita è amore, è procreazione,  è fede, è rispetto, è pensiero, è arte, è gioia, è sofferenza, ed è tante altre cose che non appartengono al materialismo e allo sfruttamento.

Ma parliamo delle “cose”, quelle cose che noi compriamo arricchendo così le multinazionali che hanno tutto l’interesse a renderle inutili a distanza di qualche mese, bombardandoci con spot pubblicitari che ci dicono: “sfigato, cosa aspetti ad acquistare il nuovo prodotto? Guarda il ragazzo e la ragazza della pubblicità come sono giusti!”. Del resto dobbiamo avere 3000 funzioni che non sappiamo usare e che in realtà non ci servono a nulla?! Andiamo oltre al giochetto di dover gettare via ciò che compriamo, non perché è rotto, vecchio o non funzionante, ma semplicemente perché fuori moda o “scaduto tecnologicamente” proprio come un pc che non è compatibile con un nuovo sistema operativo. Insomma come scadono i prodotti alimentari, ora scadono i prodotti tecnologici, l’abbigliamento e l’arredamento .

Del resto il mondo si deve evolvere! O involvere?

Si evolve a danno nostro, con le speculazioni che fanno le multinazionali su tutto ciò che noi acquistiamo (dagli alimentari all’energia), si evolve a danno dei Paesi del Terzo e Quarto Mondo, sempre più sfruttati in termini di risorse umane e di risorse naturali. Vi siete mai chiesti perché la tecnologia e l’abbigliamento sono, spesso, made in China, made in India, made in Malaysia, made in Taiwan, ecc.? Devono creare il prodotto da distribuire globalmente al minor prezzo possibile, utilizzando le risorse di Paesi poveri e la manodopera sfruttata e sottopagata. Sentivo nel filmato che il sistema consumistico è nato negli anni 50, in America, e secondo recenti studi quelli sono stati gli ultimi anni “felici” per la società.

Non avete mai pensato di quante cose potremmo liberarci e farne a meno?

Il filmato vi farà comprendere anche quanto inquinamento e devastazione subisca il nostro pianeta Terra da questo meccanismo consumistico globale.

Subiamo migliaia di spot ogni anno, attraverso giornali, internet, cartelloni pubblicitari, tv, grandi distribuzioni e ognuna di queste martellanti e incessanti pubblicità, ci condizionano negli acquisti, nei modi di pensare, di vestire e di vivere.

Anche la chirurgia plastica vive un momento d’oro perché molte donne (e molti uomini pare) ricorrono ad  interventi estetici per essere alla moda con tette, culi o semplicemente per avere un’immagine vincente come quella delle star o dei personaggi noti.

La politica ci condiziona e ci impone programmi politici che non comprendiamo perché non siamo a conoscenza di quelli che sono le reali problematiche del nostro Paese. Dovremmo diventare degli analisti finanziari e comprendere i delicati meccanismi economici che influiscono sui conti pubblici. Comunque partendo dal presupposto che oggi come oggi è difficile portare avanti una famiglia composta da padre, madre e un figlio, come sarà possibile portare avanti, in un momento di recessione economica globale, un Paese con 60 milioni di persone?

In più, veniamo bombardati anche dalla politica della Chiesa che interviene dimenticando due cose: i danni che ha procurato nella storia dell’umanità e il fatto che i tempi sono cambiati rispetto a 2000 anni fa.

Io, parlo da donna cristiana, cattolica e fermamente credente in Dio! Non ho nulla contro la Chiesa ma quando leggo che dal 1950 ad oggi, negli Stati Uniti ci sono stati oltre 10.600 vittime di preti pedofili rimango basita! Questi sono quelli di cui siamo a conoscenza e chissà di quanti non sappiamo nulla! A tale proposito vi invito a leggere un articolo interessante scritto da una persona che stimo molto e che ho conosciuto su Myspace http://blog.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendID=304001200&blogID=398767080 .

Penso che anche la chiesa dovrebbe evolversi nel rapporto con i fedeli e instaurare con essi un dialogo aperto in cui ammette le proprie colpe! Le chiese che si svuotano e i parroci in “estinzione” dovrebbero far riflettere molto, non solo il Vaticano, ma anche i milioni di fedeli che hanno bisogno di trovare nuove risposte, sorrette dalla verità e dalla coerenza dell’epoca in cui viviamo.

Insomma, siamo dei perfetti schiavi moderni, assoggettati alle multinazionali, ai governi e alla loro politica di cui non sappiamo e non capiamo nulla, alla religione che ci incute terrore con ciò che è giusto e ciò che è sbagliato sollevando temi etici e politici di dubbia natura e, infine, i media che ci bombardano di falsità, pubblicità e informazioni strumentalizzate dalle multinazionali e dai governi.

Un bel circolo vizioso che ci da la convinzione di vivere sempre più liberi e in democrazia, ma in realtà siamo sempre più schiavi e nel totalitarismo assoluto!

Io sono certa che indietro non si torna, ma credo anche che una soluzione ci sia: un cataclisma (un bel meteorite, ad esempio) che ci riconduca all’età della pietra per ricostruire con saggezza quanto è andato perduto.

Buoni acquisti a tutti.

Anna Ciriani

Sesso? Parliamone!

PERCHE’ IL SESSO E’ UN TABU’ ?

Tutti lo fanno, ma pochi ne discutono apertamente e sinceramente. Di cosa sto parlando?

Di sesso, naturalmente! 

Le religioni condannano quella sessualità che viene considerata trasgressiva e non finalizzata alla procreazione o sostenuta dall’amore!

Del resto ce lo insegnano fin dalla tenera età, ad avere pudore, a non esibire il proprio corpo e ad avere una morale che metta dei paletti ai nostri comportamenti. Le religioni monoteiste ci marchiano come peccatori se ci concediamo delle evasioni extraconiugali o se viviamo liberamente la nostra sessualità.

Io non vedo il peccato nella sessualità, lo vedo nella falsità, nella cattiveria, nell’invidia e nell’ipocrisia di chi si erge a giudice dimenticando i propri peccati.

Ma perchè, chi pratica liberamente il sesso, viene considerato un peccatore! Perchè, ancora oggi, nel 2008, il sesso è un tabù del quale è difficile e imbarazzante parlare?

Al giorno d’oggi, le persone che assumono dei comportamenti sessuali libertini e non se ne vergognano, creano disorientamento nella società e vengono additate e condannate per quella che apparentemente è una mancanza di valori, di educazione, di rispetto di sè e  di intelligenza.

La verità è che la società cambia continuamente, si evolve nei suoi modi di vivere, nei rapporti e il mondo e le persone cambiano molto più rapidamente di quanto non avveniva un tempo. Sono cambiate le famiglie, sono cambiati i genitori, molto più a disagio nel proprio ruolo di quanto non lo fossero i nostri progenitori e  sono cambiati i nostri figli, che filtrano i valori che cerchiamo d’infondere loro, attraverso una realtà virtuale fatta di sms, chat, playstation, tv, internet, status symbol e tutto ciò che non forma più quello spessore umano che un tempo regnava sovrano dentro di noi e nei rapporti sociali.

Trovo interessante riflettere su alcune questioni: non ne sono certa ma le industrie più redditizie del nostro ben amato Paese sono droga e prostituzione! Io credo che se solo pagassero le tasse sul giro milionario di denaro che questi due traffici illeciti generano, il debito pubblico verrebbe sanato in breve tempo.

Tutti Santi in Italia, tutti perbene, tutti pudici e moralisti e poi…vai in città come Roma, metropoli che racchiude anche il piccolo stato del Vaticano, Milano, Torino, solo per citarne alcune, e vedi lungo le strade migliaia di prostitute, trans e travestiti! Ora vi chiedo: ma non è una legge di mercato ad insegnare che più alta è la domanda e più aumenta l’offerta? Tutti Santi gli italiani, pronti a puntare il dito, e poi ci sono più prostitute da noi che in Thailandia o in Brasile!

I siti porno sono un business della multimedialità mondiale! Milioni di utenti del web si connettono ogni giorno con un’ infinità di siti dedicati all’hardcore e quelli gratuiti sono ovviamente i più cliccati. Pensate che la maggior parte dei siti, non a carattere pornografico, per darsi maggiore visibilità utilizzano chiavi di ricerca come sesso, hard, porno, ecc.

Mi chiedo quanti finti moralisti esistono, che di giorno predicano bene e di notte si collegano e navigano nei siti della “perdizione”?!

Nella TV pubblica è quasi proibito parlare di sesso ma non è proibito mostrare tette e culi in fasce orarie non protette, fare programmi trash e reality che per l’audiences hanno rubato l’idea voyeuristica al porno! Non è nemmeno proibito oscurare la capacità di ragionamento individuale, o di riflessione, con un bombardamento mediatico che offusca opinioni, scelte e ideali! Insomma il sesso non è un argomento di discussione televisivo, perché non se ne può parlare liberamente, anche se l’ambiente più pettegolo e dissoluto è proprio quello dello showbiz! Chi fa televisione sa perfettamente quanto avviene “dietro alle quinte” tra impresari, produttori e belle ragazze disposte a tutto per tentare la scalata al successo! 

Voi avete mai visto una seducente ventenne fidanzata con un operaio sessantenne? Io no, ma nel mondo dello spettacolo questi casi non sono sporadici!

I notiziari ormai sono diventati una via di mezzo tra un programma gossip e un programma politico! Pettegolezzi che vanno da Ronaldo con i trans, alle separazioni tra vip! L’informazione viene strumentalizzata a seconda dei colori di partito a cui appartiene la rete e il direttore. Non c’è più la verità della notizia ma il parere della notizia!  

Molti di quelli che hanno criticato i mie comportamenti sono probabilmente padri di famiglia che poi, la sera, montano in macchina, e con la più banale delle scuse, recitata per l’occasione alla moglie, vanno con l’amante o, peggio, con le prostitute lungo le strade delle nostre belle città, protette dal falso moralismo e perbenismo. Stessa cosa vale per molte mie concittadine che sparlano del mio caso e hanno il coraggio di giudicarmi nonostante siano infedeli e false con il proprio compagno, o cambino il partner con estrema facilità e facciano figli con due o tre uomini diversi. Poi ci sono le anziane signore, sposate e nonne, che non rassegnatesi all’età, cercano relazioni extraconiugali avventurose e botte di vita, e non solo di vita, sorrette da illusioni con improbabili seduttori giunti al capolinea.

I club privè tutti li conoscono e tutti sanno cosa succede all’interno! Coppie e singoli che trovano all’interno di questi locali a luci rosse, il sesso al riparo da occhi indiscreti! Insomma si trasgredisce, ma nessuno deve saperlo perchè altrimenti la reputazione e il buon nome sono rovinati! Normalmente le coppie che entrano in questi club pagano un biglietto simbolico, perchè poi al suo interno si trovano prostitute e singoli che compensano ampiamente quanto non versato dalle coppie ben disposte a concedersi.

Oltre ai club privè, resistono ancora i night club, molto in voga negli anni ’70, i lap dance frequentatissimi, gli ambienti apparentemente relax e benessere che dedicano particolari attenzioni alla cura di una intuibile zona del corpo maschile e numerose, infinite e disseminate case private, che hanno un passaggio di clienti continuo.

Trovo divertente anche il via vai di omosessuali, ghettizzati in zone che solitamente sono parchi cittadini, stazioni, fiumi, parcheggi o saune. Anche in quel caso, ci sono persone sposate che spesso non comprendono più quale sia realmente il loro orientamento sessuale, giovani che hanno paura a dichiarare la loro omosessualità perchè i genitori ne morirebbero, o adulti e anziani, che da sempre si nascondono, per   tutelarsi dalle malelingue che in realtà dilagano alle loro spalle. Insomma tutelano quello che a Napoli chiamerebbero: “il segreto di Pulcinella”! In pratica tutti sanno, ma con falso rispetto tutelano la privacy dell’ignaro gay avvalendosi di battutine, sorrisini e ammiccamenti.

Ora io vorrei comprendere una cosa: perchè nascondersi e da cosa? Sono gli orchi cattivi che si devono nascondere! Quelli che fanno del male fisico e psicologico! Ma gli altri perché? Pensate a quanti casi di incesto esistono in questo nostro e complesso mondo?! Pensate allo sfruttamento della prostituzione! Pensate alle violenze fisiche e psicologiche che subiscono molto donne sottomesse al proprio partner?! Queste sono le cose da condannare! In queste cose c’è il peccato! Io sono cattolica, non vado frequentemente in chiesa ma credo fermamente in Dio e nella Sua misericordia, ciononostante, ritengo che la sessualità esuli dalla fede, dall’educazione, dai valori, e dalla religione! La sessualità è una componente atavica e primordiale del nostro istinto! Non vanno condannati coloro che esternano il loro desiderio di vivere liberamente i propri orientamenti e gusti sessuali ma coloro che li proibiscono!

Agli omosessuali vorrei dire loro di non nascondersi più e di uscire con fermezza alla scoperto!

La bontà, l’onesta, la sincerità, il rispetto,l’altruismo, l’educazione e la tolleranza sono questi i nuovi valori che dobbiamo far prevalere sul falso perbenismo, sull’ipocrisia, sulla maleducazione, sull’egoismo, sulla falsità, sull’intolleranza, sulla frustrazione e sulla disonestà, sull’invidia e sulla cattiveria!

Spesso ho sentito parlare di orchi, pedofili e uomini dediti all’incesto o alle violenze, con commenti del tipo: “Strano sembrava una così brava persona a vedersi!” o “Sembrava una famiglia normalissima!”.

Io dico di diffidare di ciò che non è chiaro, ambiguo e di premiare l’onestà di chi non si nasconde, nel bene e nel male!

La verità è che l’onestà non sempre paga e dire al mondo come si è realmente può disorientare le persone che ci giudicano e far sì che si mettano sulla difensiva. Non mi stancherò mai di suggerire di lasciare a Dio il duro compito di giudicare, anche se comprendo molto bene quanto, parlare male e spettegolare, sia per alcuni, psicologicamente terapeutico per le proprie insicurezze, invidie e frustrazioni!

Insegnanti e sesso! Se sei un prof non puoi fare sesso liberamente perché “contrasta con l’azione educativa e danneggia l’immagine della scuola!”. Questa è l’accusa che mi è stata rivolta. Io replico dicendo che l’immagine della scuola viene danneggiata dalle figure che le  commissioni fanno con i loro errori sulle tracce d’esame. L’immagine della scuola viene danneggiata dagli insegnanti che tolgono autostima e sicurezza ai ragazzi con il loro sarcasmo e la loro mancanza di sensibilità.

Mandate a casa quegli insegnanti che commettono reati, quelli che portano il sesso a scuola, quelli che scaldano le sedie e le cattedre, quelli che rovinano i giovani o che non sono in grado di insegnare per la scarsa preparazione o le scarse attitudini professionali.

Non sono pentita di ciò che ho fatto a Berlino, perché riguardava la mia vita privata, il mio rapporto coniugale, la mia mentalità e i miei liberi e leciti orientamenti sessuali! I ragazzi sono molto più onesti degli adulti e hanno bisogno di insegnanti sensibili, onesti e preparati, che li educhino al rispetto delle regole sociali, della natura e delle persone. Non sono le mie libertà private a rovinarli ma i pregiudizi e l’intolleranza che vengono loro insegnati.

La famiglia deve avere un ruolo primario nella formazione interiore dei giovani. I genitori devono sapere infondere dei valori affinché i figli diventino delle brave persone e non possono delegare alla scuola quelle funzioni educative che sono principalmente un loro dovere.

I gay un tempo morivano per la loro diversità, che veniva perfino considerata una devianza, e ancora oggi lottano per educare la società al rispetto e all’accettazione dell’omosessualità!  Allo stesso modo dovremmo insegnare ad accettare quegli orientamenti e comportamenti sessuali che molti individui o coppie eterosessuali assumono per un loro piacere personale, non finalizzato ad attività di lucro, ma unicamente alla soddisfazione delle proprie inclinazioni sessuali, dei propri desideri e delle proprie fantasie erotiche.

Non ci nascondiamo! Il sesso piace a tutti e ognuno lo fà con chi e come meglio crede, se non commette violenza o reati! A me fare sesso piace e non me ne vergogno! Ora, condannatemi, voi che siete tutti Santi e vi nascondete dietro i vostri stessi peccati!

Diffidate di chi predica bene e diffidate di ciò che non riuscite a vedere, perchè è là che alberga il male!

Prof.ssa Anna Ciriani

Gesù andò al monte degli Ulivi. Sul far del giorno ritornò nel Tempio e tutto il popolo si accalcava intorno a lui. Gesù si sedette e si mise a insegnare. Allora gli Scribi e i Farisei condussero una donna sorpresa in adulterio e, postala in mezzo, gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella legge, comanda che tali donne siano lapidate. Tu che ne dici?». Essi dicevano questo per metterlo alla prova e poterlo accusare. Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito in terra. Poi, siccome insistevano, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra contro di lei». E chinatosi di nuovo, seguitò a scrivere in terra. Quelli, udito ciò, uno dopo l’altro se ne andarono tutti, incominciando dai più vecchi fino agli ultimi, sicché Gesù restò solo, con la donna là nel mezzo. Allora Gesù, alzatosi, le domandò: «O donna, dove sono andati? Nessuno ti ha condannata?». Ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù: «Nemmeno io ti condanno: va’, e d’ora in poi non peccare più».
(Giovanni 8, 1-11)

La figlia rivela alla madre di essere lesbica!

 

Figlia lesbica, madre l’accoltella

Pesaro, salvata dalla cintura

In preda a un raptus ha sferrato una coltellata all’addome della figlia di 16 anni dopo che la minore le aveva confessato di avere una relazione omosessuale con una 18enne. E’ successo a Pesaro. E’ stata la stessa 16enne a telefonare al 113. Fortunatamente la lama si è fermata sulla fibbia della cintura e non ha causato alcuna ferita alla ragazzina. La madre è stata denunciata.

I fatti si sono svolti qualche giorno fa, ma la notizia è trapelata solo ora. “Mia madre mi vuole ammazzare”, avrebbe detto la ragazzina in una concitata telefonata alla polizia.  La “storia” omosessuale della giovane era nota ad entrambi i genitori, che avevano cercato di far cambiare idea alla ragazzina, senza alcun risultato. L’ennesima litigata ha avuto un risvolto più grave: mentre il padre era in un’altra stanza, la mamma ha afferrato un coltello da cucina in preda alla rabbia; la figlia ha fatto appena in tempo a scansarsi.Del fatto se ne stanno occupando sia la procura della repubblica di Pesaro, che quella dei minori di Ancona. La sedicenne ha altri due fratelli e vive con la famiglia, già nota ai servizi sociali, nei dintorni di Pesaro. La madre della 16enne dovrà rispondere di tentate lesione aggravate.
  

 
 

 

Fonte TGCOM del 14 maggio 2008

 

 

 

 

 

 

IL MIO COMMENTO

Io sono madre, ma non riesco a comprendere cosa può spingere un genitore a tentare di uccidere la propria figlia perchè lesbica!? 

Ancora oggi l’omosessualità è per alcuni genitori un’onta che va lavata nel sangue! Avviene la stessa cosa nei Paesi fondamentalisti Islamici, come in Iran ad esempio, terra Mediorientale in cui l’omosessualità è punita con la morte. Non pensate che sono solo le autorità locali a commettere la repressione con la pena capitale! Spesso sono gli stessi genitori ad uccidere pubblicamente i propri figli per togliere la propria famiglia dal disonore e dal peccato. Ma quale disonore e peccato più grande ci può essere di quello in cui un padre, o una madre, uccide il proprio figlio?

L’amore non può essere incatenato nella prigione che distingue i sessi! L’omosessualità non è una devianza ma un orientamento della sessualità dell’individuo, che va assecondato e rispettato!

Amate i vostri figli e non create in loro il senso di colpa o la mortificazione del peccatore, perché sono croci che non meritano di portare.

Pensate a quanto sia difficile vivere l’omosessualita?! C’è ancora una mentalità discriminante e ipocrita, in cui la derisione e la colpevolizzazione, obbligano i gay e le lesbiche a nascondersi nell’ombra e a vivere esistenze prive del diritto di poter amare pubblicamente e di veder riconosciuti i propri diritti.

Io, donna credente e cattolica, credo che se la Chiesa non amplierà la sua sensibilità, adeguandosi alla società del terzo millennio, rischierà di perdere autorevolezza e proselitismo.

Iniziamo a ripsettare la sessualità di chi non commette violenza o atti illeciti! L’amore appartiene all’anima e non al corpo!

Spero che quella mamma che ha cercato di accoltellare la propria figlia perchè lesbica, si ravveda e si penta a tal punto da chiedere perdono alla figlia e a tutte le persone omosessuali.

Prof.ssa Anna Ciriani