Domani 8 giugno sarò all’Università di Torino per intervenire ad una lezione di Scienze della Comunicazione

Domani sarò all’Università di Torino, per intervenire ad una lezione del Prof. Salvo Dell’Arte, docente di Scienze della Comunicazione, dal titolo “Immagine e nuove tecnologie tra cronaca e riservatezza”. La lezione si svolgerà lunedì 8/06/09, alle 9,30, Palazzo Venturi, aula magna.
Un saluto a tutti.
Prof.ssa Anna Ciriani

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Lezione all’università di Torino venerdì 15/5/2009

Venerdì 15 maggio 2009  sono stata invitata dal Prof. Salvo Dell’Arte, docente della facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’Università di Torino, per intervenire ad una lezione dal titolo: “Immagine e nuove tecnologie tra cronaca e riservatezza”.

La lezione è aperta al pubblico.

Un cordiale saluto a tutti.

Prof.ssa Anna CirianiMicrosoft Word - locandina Madame Web.doc

Napoleone, le donne friulane e…le profezie

NAPOLEONE, LE DONNE FRIULANE E…LE PROFEZIE

Non sono mai stata entusiasta delle festività natalizie, con gli anni hanno perso sempre di più i valori che un tempo tramandavano, ma c’è una cosa che fortunatamente è rimasta immutata: avere l’occasione di ritrovarsi e finalmente poter conversare e passare del tempo insieme agli amici o ai propri cari. La vita, sempre più frenetica, non ci consente momenti di relax e dialogo e ancor meno di riflessione.
Tra gli svariati argomenti del dopocena, non mancano mai quelli sugli scenari futuri che si prospettano, il 2009 è ormai alle porte e molti si lanciano a previsioni, chi pessimistiche chi ottimistiche.
Allora come si può evitare di citare Nostradamus e tutte le sue catastrofiche profezie?
L’ultima, divertente che ho sentito, racconta di 3 despoti che segneranno la storia; il primo è stato Napoleone, il secondo Hitler, mentre il terzo deve ancora fare la sua apparizione sulle scene.
Ora, da professoressa di storia quale sono, mi sembra che abbiano dimenticato qualche nome, visto che ci sono stati personaggi come Stalin, Pol Pot, Ceasescu, fino ad arrivare ai più recenti Saddam Hussein (ma sarà stato davvero un despota?), Osama Bin Laden, prima amico dei potenti occidentali e poi acerrimo nemico del mondo intero e accusato di essere l’artefice di migliaia di vittime.
Detto questo farei un passo indietro, per parlare di Napoleone, personaggio storico ricordato unicamente come despota o ladro (“Tutti ladri questi francesi?..Tutti no, ma Bonaparte sì!!).Mi piace ricordare che egli fece molte riforme importanti, anche per il nostro Paese: un nuovo Catasto, la costruzione di nuove strade lunghe e diritte, l’obbligo di costruire i cimiteri fuori dai paesi o dalle città per questioni igieniche e, cosa che mi sta molto a cuore, fu il primo ad aprire il ghetto di Venezia dopo molti secoli! Ma la cosa che amo ricordare di più è la sua ammirazione per la bellezza delle donne friulane.
Quando venne in Friuli, la nobiltà del posto organizzò in suo onore un ballo nel teatro di Udine. In quell’occasione non fece altro che esprimere elogi verso il gentil sesso lì convenuto, soprattutto per una contessa friulana, alla quale le fu riferito che Napoleone avrebbe voluto danzare con lei. La nobildonna rifiutò l’invito, poichè era in dolce attesa. Povero Napoleone, chissà se è rimasto più male in quell’occasione o per la campagna di Russia!! 😉
Aurevoir mon amour!

Prof.ssa Anna Ciriani

P.S. Avete visto quanti èmuli ha il grande Napoleone??

FINALMENTE STIAMO TORNANDO IN-GIUSTIZIA!!!

Sicurezza, clandestinità sarà reato
Nel decreto pene più severe per i furti
Un inasprimento della normativa sull’immigrazione clandestina e una stretta sui permessi ai detenuti. Sono questi i due punti cardine del nuovo decreto sicurezza sul tavolo del governo che potrebbe essere già presentato nel primo consiglio dei ministri dopo la fiducia. La vera svolta del “pacchetto” sarà l’intoduzione del reato di clandestinità che consentirà l’immediata espulsione dell’extracomunitario irregolare.

Giro di vite per gli immigrati, che tentano di raggiungere le nostre coste sui barconi: saranno allontanati dal territorio italiano tutti coloro che non saranno in possesso dei requisiti di legge, ad esempio, un reddito legale. Il pacchetto sicurezza si annuncia molto duro anche contro gli autori di reati di strada. Aumenteranno le pene minime, che non consentiranno più la sospensione condizionale della pena. I reati sono stati individuati: minaccia, scippo, violazione di domicilio, danneggiamento, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale su donne e bambini. Compare anche il reato di rapina in appartamento, che sarà punito da 4 a 20 anni di carcere. L’introduzione fraudolenta in una casa che passa da una pena minima di 1 a 2 anni e la rapina andrà da 4 anni e mezzo a 6.

L’aumento delle pene minime sarà esteso anche ai reati di grave allarme sociale che prevederanno una circostanza aggravante, come le violenze sugli over 70 e sui disabili e che impediranno di poter fruire di agevolazioni come l’affidamento in prova ai servizi sociali. Inoltre, per chi compirà più volte lo stesso crimine saranno aboliti permessi premio, abbuoni parziali e semilibertà. Con il nuovo provvedimento il rito per direttissima non sarà più facoltativo, ma obbligatorio e il magistrato dovrà farvi ricorso davanti a una piena confessione della persona arrestata. Davanti a una prova evidente di colpevolezza il pm dovrà saltare l’udienza preliminare e andare al giudizio immediato.

Fonte TGCOM 10/5/2008

IL MIO COMMENTO

Finalmente uno spiraglio di luce e un’iniezione di fiducia che fa ben sperare per la sicurezza e la giustizia!
Dobbiamo essere fiduciosi e ottimisti per il futuro sperando che alle parole seguano concretamente i fatti.

Ultimamente, parlando con le persone, percepivo molto pessimismo sull’andamento socio-economico e politico italiano. Molte persone, dicono che il sistema fiscale e la crisi istigano giovani e imprenditori ad abbandonare l’Italia per cercare fortuna e una vita migliore all’estero. In Austria, ad esempio, l’erario preleva dalle tasche dei contribuenti il 25%, praticamente la metà di quanto non versiamo in Italia all’Agenzia dell’Entrate e in altri Paesi della Comunità Europea la situazione cambia di poco. Alcuni parlano degli Stati Uniti, che seppur appesantiti da una situazione economica difficile e da una società confusa e allo sbando, garantiscono molti privilegi a chi, con buona liquidità, decide di creare un business oltreoceano.

E’ davvero un peccato, per il nostro “Bel Paese”, vedere emigrare ricercatori, medici, professori, scienziati e imprenditori, poiché abbiamo tutte le carte in regola per risollevarci da questa crisi che tanto danneggia la nostra immagine all’estero e fa fuggire, per una politica sociale ed economica allarmante, molte famiglie.

Dobbiamo perseverare, seguendo delle linee rigide e severe che diano sicurezze e certezze ai cittadini!

Io, non ho nulla contro gli extracomunitari che cercano una vita migliore e onesta in Italia ma sono contro i clandestini! Quando viaggio, io ho un passaporto e se le leggi dello Stato che voglio visitare lo impongono, chiedo un visto di entrata! Chi vuole venire a vivere in Italia sarà sempre il benvenuto se vivrà nel rispetto delle regole e delle leggi!

Chi sbaglia deve pagare senza sconti! Chi arreca danno e sofferenza deve essere punito in base al reato che commette!

Speriamo sia la volta buona o sarà sempre più difficile risolvere i problemi e venirne a capo!

Prof.ssa Anna Ciriani

 

Privacy? ahha ahhah ahhh

Devo confessare che quando si parla di privacy mi viene da ridere.

Quale privacy? Cos’è la privacy?

Ora è bagarre in Italia per la pubblicazione dei redditi 2005! Il vice Ministro Visco non ha certamente chiuso in bellezza il suo mandato! Del resto ci sono molte contraddizioni anche in questa vicenda tutta italiana. Ma allora da che parte stare? Dalla parte della giustizia e del rispetto, che non sempre corrispondono a ciò che fanno negli altri Paesi o a ciò che la legislatura stabilisce! Dobbiamo far prevalere sempre il buonsenso, il senso di giustizia, di rispetto e di democrazia.

In molti altri Paesi le dichiarazioni dei redditi sono pubbliche! Di fatto lo sono anche in Italia ma è bastato metterle online per far scoppiare una polemica senza precedenti.

L’unica cosa che non capisco è perchè io, privato cittadino, devo sapere quanto guadagna il mio vicino?!

Lasciamo che lo sappiano la Finanza, l’Agenzia delle Entrate e chi di dovere per poter intervenire quando vi sia un’evasione o un reato che vada perseguito. A me, sapere quanto guadagna il mio vicino di casa o Berlusconi, non mi interessa! Non mi interessa perché se guadagnano più di me sono stati più bravi o fortunati e se guadagnano di meno sono stata più brava o fortunata io.

Io mi arrabbio quando vedo le palesi ingiustizie sulle grandi evasioni fiscali e lo Stato interviene concordando un punto d’incontro con l’evasore. Uno evade per 25 milioni di euro e si accorda versando nelle casse dello Stato la metà della somma dovuta e l’argomento è chiuso. Poi ci sono i condoni, gli avvocati che con i bravi commercialisti riescono sempre a sistemare tutto. Non è un segreto che i grandi evasori sono sportivi e artisti dello spettacolo. Loro, se evadono , non vengono perseguiti come i poveri contribuenti o i piccoli imprenditori che, se scovati, devono restituire fino all’ultimo centesimo all’Agenzia delle Entrate! Alcuni imprenditori sono falliti per le loro evasioni, altri sono finiti in carcere e altri si sono suicidati. “Piove sempre sul bagnato”! Mi spiegate perchè uno che evade 25 milioni di euro, ne paga 12 e tutto è risolto , mentre uno che evade per 1000 euro deve pagare multe e avere problemi di ogni tipo?

Mi spiegate perchè un poveraccio, onesto lavoratore, che va in banca a chiedere un prestito di 5.000 euro, deve presentare carte e documenti per poi vederselo spesso rifiutare e una grande azienda che chiede finanziamenti per milioni di euro se lo vede approvare anche se in chiare difficoltà finanziarie? Delle banche sarà meglio fare un articolo a parte!

Poi, tornando alla privacy, sono davvero sorpresa che pochi lamentino il raggiro di questa legge che non garantisce assolutamente nulla!

I miei dati sensibili vengono venduti a mia insaputa a grandi aziende che gli utilizzano per ricerche di mercato o per operazioni commerciali.

Vado in autostrada e sono ripresa da ogni angolazione, i tagliandi di pedaggio registrano ogni mio movimento, dando precisi riferimenti a dove sono andata, con chi e quando.

Vado a fare la spesa e anche in quell’occasione sono filmata e se pago con il bancomat sanno che prodotti ho acquistato e che importo spendo mensilmente.

Oggi va molto di moda la fidelizzazione del cliente! Anche presso le compagnie aeree che sono le prime ad utilizzare i nostri dati. Internet poi, ci raggira in mille modi e basta fare un’iscrizione per venire invasi dallo spam o per vedere la nostra email divulgata a terzi che ci propongno offerte e pubblicità di ogni tipo. Basta un po’ di navigazione online, che i nostri movimenti registrati fanno statistica e sanno i siti che visitiamo e perchè!

Le telecamere installate sono ovunque nelle città e anche se la loro funzione permette di arrestare molti criminali, da la possibilità a chi ne fa uso di violare la nostra privacy.

Parliamo dei cellulari? Dove le nostre conversazioni sono costantemente monitorate? Con i cellulari la nostra posizione è costantemente sotto controllo. Non che mi dia fastidio , ma è proprio necessario?

Perfino i media hanno oggi il diritto di violare la nostra privacy senza alcun rischio! Il diritto di cronaca, dalle sembianze apparentemente liberali e democratiche ha offuscato i diritti umani, il rispetto dell’individuo. E’ recente il caso di Paolo Bonolis che ha vinto, giustamente, una causa contro un noto magazine per aver divulgato notizie inerenti lo stato di salute di suo figlio minorenne.

In pratica, oggi, se non abbiamo alle spalle dei bravi avvocati, possiamo vedere violata la nostra privacy in ciò che riguarda la nostra salute. Chissà se prossimamente toccherà al Ministro della Salute pubblicare lo stato di salute dei singoli cittadini? E più avanti ancora al Ministro della Giustizia rendere online le sentenze? Potrebbe pensarci anche il Ministro della Pubblica Istruzione pubblicare online i risultati conseguiti durante la formazione scolastica, anche per dare la possibilità a delle aziende di sapere quali sono le attitudine dei singoli dipendenti? Insomma dobbiamo diventare un libro aperto per lo Stato e per la società o per i curiosi e gli invidiosi!

Sorrido anche quando lo stesso Beppe Grillo, che ha sempre difeso la libertà digitale, si schiera improvvisamente contro qualcosa che potrebbe danneggiare i suoi interessi. A tale proposito vi invito a leggere l’interessante articolo postato da Alex Menietti http://www.alexmenietti.it/2008/05/grillo-sparlante-quanta-ragione-e-quanto-torto .

Insomma dove sta la verità? Io invoco sempre il buonsenso, il ripsetto, la libertà e la giustizia, ma la nostra società e il nostro sistema ci stanno negando tutto questo sempre di più!!

La verità è che, ormai, libertà e giustizia sono solo un’illusione! Soffermatevi a riflettere e ditemi se vi sentite davvero liberi e tutelati dalla legge e dalla giustizia.

IO NO!

Forse bisognerebbe rinunciare alla tecnologia, al benessere e ai privilegi di un Paese socialmente evoluto  per avere una maggiore riservatezza e poter essere realmente liberi.