Napoleone, le donne friulane e…le profezie

NAPOLEONE, LE DONNE FRIULANE E…LE PROFEZIE

Non sono mai stata entusiasta delle festività natalizie, con gli anni hanno perso sempre di più i valori che un tempo tramandavano, ma c’è una cosa che fortunatamente è rimasta immutata: avere l’occasione di ritrovarsi e finalmente poter conversare e passare del tempo insieme agli amici o ai propri cari. La vita, sempre più frenetica, non ci consente momenti di relax e dialogo e ancor meno di riflessione.
Tra gli svariati argomenti del dopocena, non mancano mai quelli sugli scenari futuri che si prospettano, il 2009 è ormai alle porte e molti si lanciano a previsioni, chi pessimistiche chi ottimistiche.
Allora come si può evitare di citare Nostradamus e tutte le sue catastrofiche profezie?
L’ultima, divertente che ho sentito, racconta di 3 despoti che segneranno la storia; il primo è stato Napoleone, il secondo Hitler, mentre il terzo deve ancora fare la sua apparizione sulle scene.
Ora, da professoressa di storia quale sono, mi sembra che abbiano dimenticato qualche nome, visto che ci sono stati personaggi come Stalin, Pol Pot, Ceasescu, fino ad arrivare ai più recenti Saddam Hussein (ma sarà stato davvero un despota?), Osama Bin Laden, prima amico dei potenti occidentali e poi acerrimo nemico del mondo intero e accusato di essere l’artefice di migliaia di vittime.
Detto questo farei un passo indietro, per parlare di Napoleone, personaggio storico ricordato unicamente come despota o ladro (“Tutti ladri questi francesi?..Tutti no, ma Bonaparte sì!!).Mi piace ricordare che egli fece molte riforme importanti, anche per il nostro Paese: un nuovo Catasto, la costruzione di nuove strade lunghe e diritte, l’obbligo di costruire i cimiteri fuori dai paesi o dalle città per questioni igieniche e, cosa che mi sta molto a cuore, fu il primo ad aprire il ghetto di Venezia dopo molti secoli! Ma la cosa che amo ricordare di più è la sua ammirazione per la bellezza delle donne friulane.
Quando venne in Friuli, la nobiltà del posto organizzò in suo onore un ballo nel teatro di Udine. In quell’occasione non fece altro che esprimere elogi verso il gentil sesso lì convenuto, soprattutto per una contessa friulana, alla quale le fu riferito che Napoleone avrebbe voluto danzare con lei. La nobildonna rifiutò l’invito, poichè era in dolce attesa. Povero Napoleone, chissà se è rimasto più male in quell’occasione o per la campagna di Russia!! 😉
Aurevoir mon amour!

Prof.ssa Anna Ciriani

P.S. Avete visto quanti èmuli ha il grande Napoleone??

AUGURI A TUTTE LE MAMME

AUGURI A TUTTE LE MAMME

Oggi ho voluto dedicare a tutte le mamme questa bellissima e toccante poesia di Pier Paolo Pasolini,  straordinario poeta, scrittore e regista che ha vissuto la sua infanzia nella mia terra, tra Casarsa e Sacile (PN).

Come madre mi sento di dare un unico suggerimento: rispettate sempre i vostri genitori, qualunque siano le loro colpe o i loro difetti.

Spesso amo ripetere: “Per amare davvero i propri genitori dobbiamo diventare a nostra volta genitori”. Credo infatti che solo avendo figli comprendiamo i sacrifici che hanno fatto e quanti pensieri e problemi possiamo aver dato loro!

Sento molti giovani mancare di rispetto ed educazione verso la propria madre o il proprio padre. Fino a pochi anni fa, e ancora oggi, in alcune famiglie, questo era ed è inaccettabile!

Siate educati e rispettosi verso i vostri genitori e non vergognatevi di amarli, qualunque sia la vostra età! Rispettateli sempre perché loro vi hanno creato, accudito e cresciuto! Essere madre o padre non è cosa facile!

Molti genitori, si separano, alcuni non conoscono nemmeno i loro figli, ma non sono i loro errori che devono cambiare ciò che siete voi, il vostro comportamento e la vostra dignità!

Amate sempre e comunque la vostra mamma, che vi ha tenuto in grembo e che con dolore vi ha partorito!

Auguri a tutte le mamme!

Anna Ciriani

Supplica a Mia Madre

E’ difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.
Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l’infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l’unico modo per sentire la vita,
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…

Pier Paolo Pasolini