Privacy? ahha ahhah ahhh

Devo confessare che quando si parla di privacy mi viene da ridere.

Quale privacy? Cos’è la privacy?

Ora è bagarre in Italia per la pubblicazione dei redditi 2005! Il vice Ministro Visco non ha certamente chiuso in bellezza il suo mandato! Del resto ci sono molte contraddizioni anche in questa vicenda tutta italiana. Ma allora da che parte stare? Dalla parte della giustizia e del rispetto, che non sempre corrispondono a ciò che fanno negli altri Paesi o a ciò che la legislatura stabilisce! Dobbiamo far prevalere sempre il buonsenso, il senso di giustizia, di rispetto e di democrazia.

In molti altri Paesi le dichiarazioni dei redditi sono pubbliche! Di fatto lo sono anche in Italia ma è bastato metterle online per far scoppiare una polemica senza precedenti.

L’unica cosa che non capisco è perchè io, privato cittadino, devo sapere quanto guadagna il mio vicino?!

Lasciamo che lo sappiano la Finanza, l’Agenzia delle Entrate e chi di dovere per poter intervenire quando vi sia un’evasione o un reato che vada perseguito. A me, sapere quanto guadagna il mio vicino di casa o Berlusconi, non mi interessa! Non mi interessa perché se guadagnano più di me sono stati più bravi o fortunati e se guadagnano di meno sono stata più brava o fortunata io.

Io mi arrabbio quando vedo le palesi ingiustizie sulle grandi evasioni fiscali e lo Stato interviene concordando un punto d’incontro con l’evasore. Uno evade per 25 milioni di euro e si accorda versando nelle casse dello Stato la metà della somma dovuta e l’argomento è chiuso. Poi ci sono i condoni, gli avvocati che con i bravi commercialisti riescono sempre a sistemare tutto. Non è un segreto che i grandi evasori sono sportivi e artisti dello spettacolo. Loro, se evadono , non vengono perseguiti come i poveri contribuenti o i piccoli imprenditori che, se scovati, devono restituire fino all’ultimo centesimo all’Agenzia delle Entrate! Alcuni imprenditori sono falliti per le loro evasioni, altri sono finiti in carcere e altri si sono suicidati. “Piove sempre sul bagnato”! Mi spiegate perchè uno che evade 25 milioni di euro, ne paga 12 e tutto è risolto , mentre uno che evade per 1000 euro deve pagare multe e avere problemi di ogni tipo?

Mi spiegate perchè un poveraccio, onesto lavoratore, che va in banca a chiedere un prestito di 5.000 euro, deve presentare carte e documenti per poi vederselo spesso rifiutare e una grande azienda che chiede finanziamenti per milioni di euro se lo vede approvare anche se in chiare difficoltà finanziarie? Delle banche sarà meglio fare un articolo a parte!

Poi, tornando alla privacy, sono davvero sorpresa che pochi lamentino il raggiro di questa legge che non garantisce assolutamente nulla!

I miei dati sensibili vengono venduti a mia insaputa a grandi aziende che gli utilizzano per ricerche di mercato o per operazioni commerciali.

Vado in autostrada e sono ripresa da ogni angolazione, i tagliandi di pedaggio registrano ogni mio movimento, dando precisi riferimenti a dove sono andata, con chi e quando.

Vado a fare la spesa e anche in quell’occasione sono filmata e se pago con il bancomat sanno che prodotti ho acquistato e che importo spendo mensilmente.

Oggi va molto di moda la fidelizzazione del cliente! Anche presso le compagnie aeree che sono le prime ad utilizzare i nostri dati. Internet poi, ci raggira in mille modi e basta fare un’iscrizione per venire invasi dallo spam o per vedere la nostra email divulgata a terzi che ci propongno offerte e pubblicità di ogni tipo. Basta un po’ di navigazione online, che i nostri movimenti registrati fanno statistica e sanno i siti che visitiamo e perchè!

Le telecamere installate sono ovunque nelle città e anche se la loro funzione permette di arrestare molti criminali, da la possibilità a chi ne fa uso di violare la nostra privacy.

Parliamo dei cellulari? Dove le nostre conversazioni sono costantemente monitorate? Con i cellulari la nostra posizione è costantemente sotto controllo. Non che mi dia fastidio , ma è proprio necessario?

Perfino i media hanno oggi il diritto di violare la nostra privacy senza alcun rischio! Il diritto di cronaca, dalle sembianze apparentemente liberali e democratiche ha offuscato i diritti umani, il rispetto dell’individuo. E’ recente il caso di Paolo Bonolis che ha vinto, giustamente, una causa contro un noto magazine per aver divulgato notizie inerenti lo stato di salute di suo figlio minorenne.

In pratica, oggi, se non abbiamo alle spalle dei bravi avvocati, possiamo vedere violata la nostra privacy in ciò che riguarda la nostra salute. Chissà se prossimamente toccherà al Ministro della Salute pubblicare lo stato di salute dei singoli cittadini? E più avanti ancora al Ministro della Giustizia rendere online le sentenze? Potrebbe pensarci anche il Ministro della Pubblica Istruzione pubblicare online i risultati conseguiti durante la formazione scolastica, anche per dare la possibilità a delle aziende di sapere quali sono le attitudine dei singoli dipendenti? Insomma dobbiamo diventare un libro aperto per lo Stato e per la società o per i curiosi e gli invidiosi!

Sorrido anche quando lo stesso Beppe Grillo, che ha sempre difeso la libertà digitale, si schiera improvvisamente contro qualcosa che potrebbe danneggiare i suoi interessi. A tale proposito vi invito a leggere l’interessante articolo postato da Alex Menietti http://www.alexmenietti.it/2008/05/grillo-sparlante-quanta-ragione-e-quanto-torto .

Insomma dove sta la verità? Io invoco sempre il buonsenso, il ripsetto, la libertà e la giustizia, ma la nostra società e il nostro sistema ci stanno negando tutto questo sempre di più!!

La verità è che, ormai, libertà e giustizia sono solo un’illusione! Soffermatevi a riflettere e ditemi se vi sentite davvero liberi e tutelati dalla legge e dalla giustizia.

IO NO!

Forse bisognerebbe rinunciare alla tecnologia, al benessere e ai privilegi di un Paese socialmente evoluto  per avere una maggiore riservatezza e poter essere realmente liberi.

 

Prof si droga in classe?

Prof fuma spinello in classe

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(13 marzo 2008)

Il docente di ginnastica dell’Istituto Tecnico Marco Polo di Firenze è stato ripreso mentre  fuma una sigaretta di hashish durante la lezione. Il video è stato inviato su YouTube, probabilmente da uno degli studenti. “Siamo intervenuti immediatamente – spiega il preside Cesare Angotti – Ora stiamo acquisendo testimonianze da parte degli studenti e dello stesso docente. Bisogna accertare che quello fosse davvero uno spinello”. Solo in seguito verranno presi eventuali provvedimenti

 Fonte dal sito: Repubblica.it
Andiamo avanti con le ingiustizie! Un professore che si droga in classe commette un’azione meno grave di una professoressa che nella sua vita privata si diverte senza commettere alcun reato?
Questi sono gli esempi che possono andare bene? Mostrare agli alunni durante le ore di lezione che è giusto fumare hashish?
Trovo imbarazzante il silenzio dei politici su queste questioni che non vengono enfatizzate dai media come è successo per la mia vicenda! In questo caso per l’ On. Volontè è tutto a posto e lui tace! Così anche per il Ministro della Pubblica Istruzione. Il professore non va sospeso subito? Rispondetevi da soli per capire il livello dei politici che hanno giudicato il mio caso!
Io mi sono denudata per gioco a una fiera dell’ Eros di Berlino (Germania), un luogo adatto a fare azioni di questo tipo e mi hanno sospesa; allora per lo stesso motivo andrebbero sospesi tutti gli insegnanti che d’estate vanno nei campi nudisti (luoghi idonei a denudarsi quanto una fiera dell’Eros).
In un campo nudista un professore non potrebbere incontrare un suo alunno, visto e considerato che le spiagge naturiste non sono vietate ai minori? Non potrebbe accadere la stessa cosa in una spiaggia pubblica dove molte donne (insegnanti incluse) prendono il sole in topless e perizoma?
Ora per lo Stato la vita privata di una persona ha più importanza di quella professionale, anche quando non si commettono reati o azioni illecite. 
Acconsentono che dei docenti tengano comportamenti gravi in aula, come in questo caso e per altri casi che tutti conoscono, e diventano intransigenti verso gli insegnanti che a scuola si sono sempre comportati in modo professionale e integerrimo.
Mi chiedo cosa pensino i genitori degli alunni che hanno assistito alla fumatina che il professore ha fatto in classe o quelli che come me hanno visto il video.
Io non avrei mai perso il mio tempo a fumare in classe (cosa comunque vietata dal regolamento anche se si tratta di normali sigarette). Io ho sempre lavorato seriamente per il rispetto che provo per gli alunni che vengono a scuola per imparare, nonostante abbiano una lunga giornata di lavoro alle spalle, e per guadagnarmi lo stipendio che mi viene retribuito.
Vai Italia che la giustizia è ormai un’ utopia!
Prof.ssa Anna Ciriani