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Tag: politica
“L’unico modo per resistere a una tentazione è cedervi!” (O. Wilde)🧞♂️
Elezioni comunali 2021 a Pordenone
Il 2021 non porterà solo i vaccini anti-covid, l’auspicio di un ritorno alla vita normale e la speranza del rilancio delleconomia con i soldi che il Governo prenderà dal Recovery Fund. A Pordenone si rinnoverà anche il ritorno alle urne per votare un nuovo Sindaco e una nuova amministrazione comunale. Nel solito e noioso quadretto politico all
italiana che si sta delineando, manca la presenza di una donna candidata, che ristabilisca parità di genere, vivacità e novità alla campagna elettorale. Pordenone non ha mai avuto una “Prima Cittadina”, solo uomini hanno infatti custodito le chiavi della città!
Sarà la volta buona?
La politica non ha più bisogno di ideologie, ma di soluzioni concrete e innovative per i problemi da risolvere.
Io lo dico da sempre e ritengo ci sia la necessità di una politica 2.0 che guardi al futuro e al benessere di tutti; tante sarebbero le novità!
Amo Pordenone! 🖤💚
Un bacio a tutti e un abbraccio forte ai miei concittadini.
Prof.ssa Anna Ciriani
- Elezioni Comunali 2021 a Pordenone –
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Aperta…mente
Aperta…mente
Madeline von Foerster, “Self Portrait (Trepanation)”
Rieccomi di nuovo a voi!
Vi chiedo scusa per questo blackout di circa 1 mese, ma tutta la mia vicenda “Pornoprof” mi ha lasciata demotivata, perplessa, piena di dubbi e incertezze.
Ma non è di me che vi voglio parlare oggi, in quanto l’argomento che affronterò porrà degli interrogativi su come il nostro pensiero e la nostra volontà siano ormai assoggettati al sistema politico, mediatico, economico e religioso; ricordate un certo Marx che disse : “La religione è l’oppio dei popoli”?
Alla fine dell’articolo pubblicherò un video molto interessante dal titolo “La storia delle cose”, che vi farà comprendere come multinazionali e governi ci hanno reso schiavi e come sfruttando le risorse dei Paesi sottosviluppati creano povertà, inquinamento e…infelicità.
Pensate a quante cose possediamo in più rispetto a 20 anni fa?! Molte di queste fanno parte del progresso e dell’innovazione tecnologica. Oggi abbiamo i cellulari, i laptop, gli mp3, gli mp4, le macchine fotografiche digitali, le videocamere ad alta definizioni, i televisori lcd, psp e ps3 e molte altre “cose”. Insomma la tecnologia si miniaturizza e progredisce sempre più rapidamente, per rendere obsoleti, a distanza di poco tempo, tutti quegli oggettini che per pochi mesi ci hanno dato una piccola illusione di felicità. Già perché chi non si sente appagato dal nuovo acquisto? Del resto dobbiamo cercare di essere alla moda con l’abbigliamento e ora anche con la tecnologia, altrimenti il rischio è quello di sentirci inferiori, non al passo con i tempi, con la moda e per questo diversi e infelici.
Oggi per essere “giusti” bisogna per forza tatuarsi o farsi un piercing, portare i pantaloni sotto al sedere (il perizoma e quasi obbligatorio, in alternativa va bene anche senza).
Bisogna sbronzarsi il sabato sera e ogni tanto un “sano” spinello non guasta.
Se poi siamo capaci di scopiazzare quanto vediamo fare dagli attori nei film, prendendo a modello personaggi negativi o positivi allora siamo davvero dei “grandi”.
Ma la vita non è un film o una pubblicità, la vita è amore, è procreazione, è fede, è rispetto, è pensiero, è arte, è gioia, è sofferenza, ed è tante altre cose che non appartengono al materialismo e allo sfruttamento.
Ma parliamo delle “cose”, quelle cose che noi compriamo arricchendo così le multinazionali che hanno tutto l’interesse a renderle inutili a distanza di qualche mese, bombardandoci con spot pubblicitari che ci dicono: “sfigato, cosa aspetti ad acquistare il nuovo prodotto? Guarda il ragazzo e la ragazza della pubblicità come sono giusti!”. Del resto dobbiamo avere 3000 funzioni che non sappiamo usare e che in realtà non ci servono a nulla?! Andiamo oltre al giochetto di dover gettare via ciò che compriamo, non perché è rotto, vecchio o non funzionante, ma semplicemente perché fuori moda o “scaduto tecnologicamente” proprio come un pc che non è compatibile con un nuovo sistema operativo. Insomma come scadono i prodotti alimentari, ora scadono i prodotti tecnologici, l’abbigliamento e l’arredamento .
Del resto il mondo si deve evolvere! O involvere?
Si evolve a danno nostro, con le speculazioni che fanno le multinazionali su tutto ciò che noi acquistiamo (dagli alimentari all’energia), si evolve a danno dei Paesi del Terzo e Quarto Mondo, sempre più sfruttati in termini di risorse umane e di risorse naturali. Vi siete mai chiesti perché la tecnologia e l’abbigliamento sono, spesso, made in China, made in India, made in Malaysia, made in Taiwan, ecc.? Devono creare il prodotto da distribuire globalmente al minor prezzo possibile, utilizzando le risorse di Paesi poveri e la manodopera sfruttata e sottopagata. Sentivo nel filmato che il sistema consumistico è nato negli anni 50, in America, e secondo recenti studi quelli sono stati gli ultimi anni “felici” per la società.
Non avete mai pensato di quante cose potremmo liberarci e farne a meno?
Il filmato vi farà comprendere anche quanto inquinamento e devastazione subisca il nostro pianeta Terra da questo meccanismo consumistico globale.
Subiamo migliaia di spot ogni anno, attraverso giornali, internet, cartelloni pubblicitari, tv, grandi distribuzioni e ognuna di queste martellanti e incessanti pubblicità, ci condizionano negli acquisti, nei modi di pensare, di vestire e di vivere.
Anche la chirurgia plastica vive un momento d’oro perché molte donne (e molti uomini pare) ricorrono ad interventi estetici per essere alla moda con tette, culi o semplicemente per avere un’immagine vincente come quella delle star o dei personaggi noti.
La politica ci condiziona e ci impone programmi politici che non comprendiamo perché non siamo a conoscenza di quelli che sono le reali problematiche del nostro Paese. Dovremmo diventare degli analisti finanziari e comprendere i delicati meccanismi economici che influiscono sui conti pubblici. Comunque partendo dal presupposto che oggi come oggi è difficile portare avanti una famiglia composta da padre, madre e un figlio, come sarà possibile portare avanti, in un momento di recessione economica globale, un Paese con 60 milioni di persone?
In più, veniamo bombardati anche dalla politica della Chiesa che interviene dimenticando due cose: i danni che ha procurato nella storia dell’umanità e il fatto che i tempi sono cambiati rispetto a 2000 anni fa.
Io, parlo da donna cristiana, cattolica e fermamente credente in Dio! Non ho nulla contro la Chiesa ma quando leggo che dal 1950 ad oggi, negli Stati Uniti ci sono stati oltre 10.600 vittime di preti pedofili rimango basita! Questi sono quelli di cui siamo a conoscenza e chissà di quanti non sappiamo nulla! A tale proposito vi invito a leggere un articolo interessante scritto da una persona che stimo molto e che ho conosciuto su Myspace http://blog.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendID=304001200&blogID=398767080 .
Penso che anche la chiesa dovrebbe evolversi nel rapporto con i fedeli e instaurare con essi un dialogo aperto in cui ammette le proprie colpe! Le chiese che si svuotano e i parroci in “estinzione” dovrebbero far riflettere molto, non solo il Vaticano, ma anche i milioni di fedeli che hanno bisogno di trovare nuove risposte, sorrette dalla verità e dalla coerenza dell’epoca in cui viviamo.
Insomma, siamo dei perfetti schiavi moderni, assoggettati alle multinazionali, ai governi e alla loro politica di cui non sappiamo e non capiamo nulla, alla religione che ci incute terrore con ciò che è giusto e ciò che è sbagliato sollevando temi etici e politici di dubbia natura e, infine, i media che ci bombardano di falsità, pubblicità e informazioni strumentalizzate dalle multinazionali e dai governi.
Un bel circolo vizioso che ci da la convinzione di vivere sempre più liberi e in democrazia, ma in realtà siamo sempre più schiavi e nel totalitarismo assoluto!
Io sono certa che indietro non si torna, ma credo anche che una soluzione ci sia: un cataclisma (un bel meteorite, ad esempio) che ci riconduca all’età della pietra per ricostruire con saggezza quanto è andato perduto.
Buoni acquisti a tutti.
Anna Ciriani
Le armi di distruzione sociale e della libertà
LE ARMI DI DISTRUZIONE SOCIALE E DELLA LIBERTA’
Alcuni giorni fa la mia attenzione fu attratta da una notizia che a molti passò, probabilmente, inosservata.
Il contenuto della notizia non trattava la politica, lo sport, la cronaca nera, i terremoti, gli uragani e nemmeno i gossip! Raccontava solamente un fatto curioso di una tribù di indios scoperta in Brasile che mai aveva avuto contatti con il mondo esterno. Una di quelle tribù che vivono ancora come 1000 anni fa e che non conoscono nulla del progesso e della civiltà. Pare che durante una ricognizione perlustrativa della zona, a bordo di un piccolo aereo da turismo che volava a bassa quota, degli indios, vedendo girare sopra le loro teste il veivolo, abbiano tentato di abbatterlo con archi e frecce. Insomma una scena degna del miglior film di “Indiana Jones”, ma allo stesso tempo una scena che deve farci riflettere.
Io, per un momento, ho pensato che mi piacerebbe vivere un’esperienza con loro, provare nuove e ataviche emozioni, come non avere un frigo a portata di mano o un cellulare per comunicare. No, nemmeno elettricità ma solo il sole e le tenebre. Nessuna paura di schianti in auto, ma solo il pericolo della natura! Niente denaro e tecnologia, ma solo libertà e vita. Pensando a loro sorridevo ricordando “L’Isola dei Famosi”, che inquietava i concorrenti per le condizioni avverse di sopravvivenza alle quali erano costretti! Condizioni avverse ma con medici e medicine a portata di mano, condizioni avverse con la consapevolezza di poter interrompere la propria cura dimagrante in qualunque momento.
Gli uomini di quella tribù, ultimi e veri esseri umani che hanno ancora un legame primordiale con la terra e la natura, potrebbero ricondurci sul corretto modo di vivere, insegnare ai nostri giovani a socializzare come fanno loro, riunendosi al tramonto per confrontarsi vicino al fuoco, parlare e raccontare episodi di vita o leggende antiche quanto il mondo.
Il progresso, la tecnologia, internet sono solo delle armi di distruzione sociale.
Nessun rimedio finché non ci sarà una di quelle catastrofi che spazzerà via la nostra presunzione e quella di chi ci governa, che ha permesso tutto questo trascinandoci nel vortice della solitudine.
La vertià è questa! Siamo tutti molto più soli e non sappiamo più esattamente cosa vogliamo!
Vaghiamo come dannati alla ricerca di qualcosa che non comprendiamo! Nemmeno l’amore ci soddisfa più come un tempo!
Non c’è più onestà e sincerità! Siamo finti e non conosciamo nemmeno i nostri figli come i nostri figli non conoscono noi.
La globalizzazione è la schiavitù del 3° millennio! L’Africa abbandonata al suo destino, i Paesi poveri sfruttati e schiavizzati per produrre a costi sempre più bassi e garantire sempre maggiori guadagni a delle multinazionali che con il loro potere economico determinano anche quello politico.
Il petrolio, inarrestabile nei suoi rincari e nel devastare il mondo con i suoi agenti inquinanti, arricchisce persone senza scrupoli, che dominano con la loro presunzione e arroganza chi tenta di contrattare con loro, ben consci che tra pochi anni la produzione del greggio si esaurirà.
Società alienata e stressata, insicura e triste, esaurita ed esasperata dal miraggio della ricchezza che rende felici.
La ricchezza spetta a pochi eletti, che sanno perfettamente come sfruttarci e come renderci schiavi.
Consumismo, globalizzazione e informazione hanno atrofizzato il nostro desiderio di ribellione, ingannandoci con una libertà apparente. Fanno bene a proibire internet e molte cose del consumismo in alcuni Paesi Islamici.
Un tempo non capivo, poi mi sono resa conto che le motivazioni erano solide. La loro repressione sociale non è molto differente dalla nostra! Internet dovrebbe esistere solo per dare conoscenza in ambiti costruttivi, culturali e scientifici! Al limite può essere un valido strumento per inviare documenti e messaggi, ma nulla di più. Pensate solo alla pornografia o alla possibilità di poter reperire informazioni per fare del male (come costruire ordigni esplosivi ad esempio). Il web può essere utilizzato anche per minacciare o diffamare qualcuno, per non parlare degli incontrollabili peer to peer o programmi utilizzati per scambiare dati e files.
Io imporrei delle censure che rispettino la “vera” privacy della persona e riconducano in fretta alla dimensione umana. Io voglio sapere chi è la persona che mi spedisce una email, allo stesso modo di chi è la persona che mi spedisce una lettera.
Io vorrei parlare a voce con la gente e averla vicino e guardarla negli occhi. Io non voglio avere satelliti e telecamere puntate contro di me e non voglio essere controllata. Non vorrei avere nemmeno una carta di credito per sopravvivere a un viaggio ma solo denaro contante!
Del resto questo è il “sistema” e indietro non si torna!
Oggi se dimentichiamo il cellulare a casa ci sembra di aver compromesso la giornata. Eppure basta andare indietro di vent’anni per ricordare com’era facile “sopravvivere” senza un telefonino.
Mi batterò per proporre la giornata mondiale senza cellulare. Anzi promuovo da subito una data: il 1° gennaio di ogni anno!
Mi piacerebbe che un po’ del progresso fatto facesse dei passi indietro! Desidero vedere i miei figli giocare come facevamo noi trent’anni fa, senza playstation o marchingegni elettronici, ma con la fantasia e la manualità l’abilità fisica o la furbizia. Vorrei vederli leggere un buon libro anziché saperli attaccati alla tv ipnotizzati dalla violenza o dallo humor deviante.
Voglio lasciar fuori la politica che ha già troppi probemi di suo per essere tirata in ballo in una riflessione che non porterebbe da nessuna parte, anche se una cosa vorrei esprimerla: spero che i politici comprendano l’importanza dei valori e dell’ambiente e si adoperino per promuovere e realizzare un progresso civico e scientifico a scapito di un progresso tecnologico ed economico, dal quale solo una catastrofe planetaria potrebbe liberarci!
Gli uomini di quella tribù non si renderanno mai conto di essere gli ultimi esseri umani del pianeta a vivere e morire da uomini liberi!
Prof.ssa Anna Ciriani
VI INVITO A GUARDARE IL FILM “INTO THE WILD” E SPERO
CHE VI FACCIA RIFLETTERE COME HA FATTO RIFLETTERE ME!
FINALMENTE STIAMO TORNANDO IN-GIUSTIZIA!!!
Sicurezza, clandestinità sarà reato
Nel decreto pene più severe per i furti
Un inasprimento della normativa sull’immigrazione clandestina e una stretta sui permessi ai detenuti. Sono questi i due punti cardine del nuovo decreto sicurezza sul tavolo del governo che potrebbe essere già presentato nel primo consiglio dei ministri dopo la fiducia. La vera svolta del “pacchetto” sarà l’intoduzione del reato di clandestinità che consentirà l’immediata espulsione dell’extracomunitario irregolare.
Giro di vite per gli immigrati, che tentano di raggiungere le nostre coste sui barconi: saranno allontanati dal territorio italiano tutti coloro che non saranno in possesso dei requisiti di legge, ad esempio, un reddito legale. Il pacchetto sicurezza si annuncia molto duro anche contro gli autori di reati di strada. Aumenteranno le pene minime, che non consentiranno più la sospensione condizionale della pena. I reati sono stati individuati: minaccia, scippo, violazione di domicilio, danneggiamento, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale su donne e bambini. Compare anche il reato di rapina in appartamento, che sarà punito da 4 a 20 anni di carcere. L’introduzione fraudolenta in una casa che passa da una pena minima di 1 a 2 anni e la rapina andrà da 4 anni e mezzo a 6.
L’aumento delle pene minime sarà esteso anche ai reati di grave allarme sociale che prevederanno una circostanza aggravante, come le violenze sugli over 70 e sui disabili e che impediranno di poter fruire di agevolazioni come l’affidamento in prova ai servizi sociali. Inoltre, per chi compirà più volte lo stesso crimine saranno aboliti permessi premio, abbuoni parziali e semilibertà. Con il nuovo provvedimento il rito per direttissima non sarà più facoltativo, ma obbligatorio e il magistrato dovrà farvi ricorso davanti a una piena confessione della persona arrestata. Davanti a una prova evidente di colpevolezza il pm dovrà saltare l’udienza preliminare e andare al giudizio immediato.
Fonte TGCOM 10/5/2008
IL MIO COMMENTO
Finalmente uno spiraglio di luce e un’iniezione di fiducia che fa ben sperare per la sicurezza e la giustizia!
Dobbiamo essere fiduciosi e ottimisti per il futuro sperando che alle parole seguano concretamente i fatti.
Ultimamente, parlando con le persone, percepivo molto pessimismo sull’andamento socio-economico e politico italiano. Molte persone, dicono che il sistema fiscale e la crisi istigano giovani e imprenditori ad abbandonare l’Italia per cercare fortuna e una vita migliore all’estero. In Austria, ad esempio, l’erario preleva dalle tasche dei contribuenti il 25%, praticamente la metà di quanto non versiamo in Italia all’Agenzia dell’Entrate e in altri Paesi della Comunità Europea la situazione cambia di poco. Alcuni parlano degli Stati Uniti, che seppur appesantiti da una situazione economica difficile e da una società confusa e allo sbando, garantiscono molti privilegi a chi, con buona liquidità, decide di creare un business oltreoceano.
E’ davvero un peccato, per il nostro “Bel Paese”, vedere emigrare ricercatori, medici, professori, scienziati e imprenditori, poiché abbiamo tutte le carte in regola per risollevarci da questa crisi che tanto danneggia la nostra immagine all’estero e fa fuggire, per una politica sociale ed economica allarmante, molte famiglie.
Dobbiamo perseverare, seguendo delle linee rigide e severe che diano sicurezze e certezze ai cittadini!
Io, non ho nulla contro gli extracomunitari che cercano una vita migliore e onesta in Italia ma sono contro i clandestini! Quando viaggio, io ho un passaporto e se le leggi dello Stato che voglio visitare lo impongono, chiedo un visto di entrata! Chi vuole venire a vivere in Italia sarà sempre il benvenuto se vivrà nel rispetto delle regole e delle leggi!
Chi sbaglia deve pagare senza sconti! Chi arreca danno e sofferenza deve essere punito in base al reato che commette!
Speriamo sia la volta buona o sarà sempre più difficile risolvere i problemi e venirne a capo!
Prof.ssa Anna Ciriani
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