Domani sarò all’Università di Torino, per intervenire ad una lezione del Prof. Salvo Dell’Arte, docente di Scienze della Comunicazione, dal titolo “Immagine e nuove tecnologie tra cronaca e riservatezza”. La lezione si svolgerà lunedì 8/06/09, alle 9,30, Palazzo Venturi, aula magna.
Un saluto a tutti.
Prof.ssa Anna Ciriani
Tag: Prof
Lezione all’università di Torino venerdì 15/5/2009
Venerdì 15 maggio 2009 sono stata invitata dal Prof. Salvo Dell’Arte, docente della facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’Università di Torino, per intervenire ad una lezione dal titolo: “Immagine e nuove tecnologie tra cronaca e riservatezza”.
La lezione è aperta al pubblico.
Un cordiale saluto a tutti.
Prof.ssa Anna Ciriani
QUANDO L’INFORMAZIONE DISTORCE LA VERITA’
Con molto piacere pubblico uno spezzone molto divertente tratto dal film di Camillo Mastrocinque “Totò peppino e la Malafemmina”. Nel film, interpretato magistralmente da due tra i più grandi attori comici italiani, un’esilarante Totò detta una bizzarra lettera (a Peppino De filippo) indirizzata a un’avvenente Malafemmina (la bellissima Dorian Gray).
Suggerisco a tutti la visione del trailer per passare 6 minuti in allegria prima di immergervi nella seria lettura di questo articolo.
A onor del vero devo ammettere di essere stata molto impulsiva nel commentare la notizia del professore che ha fumato in classe. Proprio io che ho conosciuto la stampa e l’informazione in modo così diretto e traumatico! All’inizio sembrava che il professore avesse fumato uno spinello ma dopo le sue dichiarazioni e quelle dei suoi alunni, pare essere reo unicamente di avere fumato una normale sigaretta in classe.
Se realmente si trattava di normale tabacco, il suo gesto va ridimensionato.
Io ho fatto lo stesso errore che molti giornalisti e persone hanno commesso con me, quando mi hanno criticata e giudicata senza conoscere la realtà dei fatti e soprattutto senza conoscere me! Vi garantisco che questo mio errore, per me singolare, è dipeso probabilmente dallo sconforto, dalla rabbia e dall’amarezza che provo per questa ingiusta sospensione.
Il video pubblicato nel web dimostra ancora una volta quanto sia frettolosa l’informazione che i giornalisti divulgano in poco tempo in tutto il Paese e quanto i media possano sollevare inutili polveroni amplificando delle notizie che potrebbero essere ridimensionate.
I giornalisti devono scrivere per riempire le pagine bianche dei giornali e la cronaca, vera o falsa che sia, li fa vendere. Gli addetti alla stampa riportano i fatti e molto spesso questi non combaciano con la realtà! Loro non possono sempre controllare l’attendibilità e la veridicità dell’informazione perchè se lo facessero rischierebbero di arrivare secondi nel divulgarla o rischierebbero di diramare notizie poco attuali. Ecco che la necessità di dare una notizia praticamente in tempo reale, danneggia la verità, la distorce o la rende inverosimile e alterata nei fatti. Vi chiedo anche, cosa sarebbe successo 10 anni fa quando internet era meno utilizzato e non esisteva la possibilità di pubblicare i video nel web o di riprendere con i videofonini?
Ho visto questa sera alle “Iene” il servizio fatto con il professore accusato di aver fumato uno spinello e devo confessare che mi è anche dispiaciuto per lui perchè era visivamente pentito e imbarazzato.
Spero che risolva la cosa nel migliore dei modi e mi scuso con i lettori del blog e soprattutto con il professore accusato (pare) ingiustamente di avere fumato hashish in classe. A volte, si emettono troppo frettolosamente giudizi e sentenze e soprattutto diamo troppo credito all’informzione e alla stampa. Impariamo a diffidare e ad aspettare prima di parlare o scrivere in merito a fatti di cui non siamo testimoni o di persone che non conosciamo. Forse faremmo tutti meglio a non giudicare ma unicamente a commentare i fatti guardando un po’ più in la di come ce li raccontano!
…”Salutandovi indistintamente”
Prof.ssa Anna Ciriani… “Che sono io”
Prof si droga in classe?
Prof fuma spinello in classe
(13 marzo 2008)
Il docente di ginnastica dell’Istituto Tecnico Marco Polo di Firenze è stato ripreso mentre fuma una sigaretta di hashish durante la lezione. Il video è stato inviato su YouTube, probabilmente da uno degli studenti. “Siamo intervenuti immediatamente – spiega il preside Cesare Angotti – Ora stiamo acquisendo testimonianze da parte degli studenti e dello stesso docente. Bisogna accertare che quello fosse davvero uno spinello”. Solo in seguito verranno presi eventuali provvedimenti
Trovo imbarazzante il silenzio dei politici su queste questioni che non vengono enfatizzate dai media come è successo per la mia vicenda! In questo caso per l’ On. Volontè è tutto a posto e lui tace! Così anche per il Ministro della Pubblica Istruzione. Il professore non va sospeso subito? Rispondetevi da soli per capire il livello dei politici che hanno giudicato il mio caso!
Prof pedofilo ritorna ad insegnare
Scandalizzato il ministro all’Istruzione: “Reinserirlo in funzioni diverse”
Prof pedofilo ritorna ad insegnare
Fioroni: “Tuteliamo gli studenti”
AOSTA – Ritornerà ad insegnare musica nella scuola media da dove era stato sospeso perchè scambiva foto pedopornografiche. La decisione del tribunale di Aosta scandalizza il ministro dell’Istruzione che chiede “di tutelare la sensibilità degli studenti”. Reduce da una condanna in primo grado a due anni, il professore stamane si è presentato in segreteria per conoscere l’orario delle lezioni. Da lunedì riprenderà ad insegnare musica in sette classi. “Ai ragazzi – ha detto il dirigente della scuola – abbiamo spiegato che il professore era stato sospeso per aver diffuso immagini illegali via internet. Non abbiamo aggiunto altro”. Ma nel paese in cui insegna il professore, ad una cinquantina di chilometri da Aosta, tutti sanno la verità.
Sette anni fa, il docente fu accusato dalla polizia di Bari di scambiare foto pedopornografiche e di chattare con altri pedofili utilizzando proprio il computer della scuola. Gli agenti risalirono a lui fingendosi anche loro pedofili a caccia di immagini porno. Si aprirono due procedimenti contro il professore: uno amministrativo concluso con la sospensione a sei mesi dall’insegnamento, ed uno penale, più lento, che si è chiuso solo nell’aprile scorso con la condanna in primo grado a due anni di reclusione – pena sospesa – e 3.000 euro di multa.
“Il mio cliente – spiega uno dei difensori dell’insegnante – fu sospeso e reintegrato dopo la sanzione. Se nel frattempo il giudice penale ha deciso di condannare il docente, la pena della sospensione non può essere rinnovata. Vorrebbero tagliare di nuovo la testa al condannato. Questo, la legge non lo consente”.
Insoddisfatti i colleghi del professore, protestano i genitori degli scolari ma il dirigente della scuola allarga le braccia e accoglie, senza commentare, la sentenza del tribunale di Aosta. Parla invece l’assessore regionale all’istruzione Laurent Vierin: “Avevamo sospeso il professore per tutelare gli alunni e la professionalità dell’intero corpo docente valdostano. Adesso prendo atto con amarezza della sentenza e mi trovo obbligato a procedere al reintegro del docente nonostante la volontà di aspettare a conclusione giudiziaria della vicenda”. Il ministro Fioroni propone una via d’uscita: “Non si può abdicare mai all’osservanza del principio di precauzione per cui, ferme restando le prerogative di chi subisce il procedimento giudiziario, si potrebbe proporre un reinserimento del professore in funzioni diverse da quelle dell’insegnamento”.
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